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Movember: insieme per cambiare il volto della salute maschile

Alessandra Trifari di Alessandra Trifari
3 Novembre 2021
in Rubriche
Tempo di lettura: 4 minuti
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Dal primo novembre torna il cosiddetto Movember, il mese con i baffi. Forse ne avete sentito parlare, forse siete rimasti incuriositi dalle numerose foto di uomini baffuti che si vedono in giro sul web in questo periodo. Fatto sta che si parla ancora troppo poco di un argomento che invece, per la sua rilevanza, meriterebbe molta più attenzione.

Movember è un evento annuale in cui gli uomini che vi aderiscono si lasciano crescere folti baffi come atto solidale per sensibilizzare le masse alla salute maschile, in particolar modo alla prevenzione del tumore alla prostata e ai testicoli. La fondazione nasce nel 2003, quando quattro amici di Melbourne, in Australia, decidono di dar vita a un movimento per valorizzare la loro causa, raccogliere fondi e trovare un simbolo: il nome è, infatti, una fusione delle parole inglesi November (novembre) e moustache (baffi). Negli anni, l’iniziativa ottiene sempre maggior successo, tanto da riuscire ad accaparrarsi noti testimonial e ottimi sponsor, principalmente marchi che commerciano articoli maschili.

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Proprio nel novembre 2011 accade che i dirigenti del marchio americano Just for Men, noto per i suoi prodotti per la cura di barba e capelli, si accorgano di un insolito incremento delle vendite nel mercato canadese (circa il 30%) della loro linea Mustache & Beard, senza aver effettuato alcuna strategia di marketing. Il motivo è proprio il Movember. È così che l’azienda diviene uno degli sponsor ufficiali della fondazione. Tra gli altri partner, ad esempio, anche Gillette, L’Oréal o Made Man, sito pubblicato dal gruppo Defy Media che ha prodotto, tra le tante cose, alcuni simpatici video per incoraggiare la partecipazione al Movember, con protagonisti anche attori famosi come Nick Offerman.

Gli uomini che prendono parte al Movember vengono chiamati Mo Bros, ma anche le donne possono parteciparvi: sono le Mo Sistas, le quali si attivano in particolar modo supportando e pubblicizzando l’iniziativa e raccogliendo fondi – tra le tante ricordiamo la top model e attrice Kate Upton.

Bisogna ammettere che, purtroppo, per quanto riguarda la sensibilizzazione della salute maschile, essa è ancora un argomento di nicchia. Si fa quasi fatica a parlarne – ce lo ricordiamo tutti lo spot di Prostamol, in cui il protagonista deve trovare un miliardo di scuse per andare in bagno di notte – e vi è uno scarsissimo riconoscimento e altrettanta inesistente attenzione a livello nazionale, regionale o mondiale da parte dei responsabili delle politiche sanitarie o degli operatori del settore.

Un primo dato generale è che gli uomini muoiono prematuramente e circa sei anni prima rispetto alle donne. Secondo le statistiche, a livello globale, ogni anno a più di 1.4 milioni di uomini viene diagnosticato il cancro alla prostata, il secondo più diffuso al mondo nel sesso maschile. In Italia, un uomo su otto ha la probabilità di ammalarsi nel corso della propria vita. Un cancro che cresce lentamente e, spesso, silenziosamente, senza la presenza di sintomi che possano lanciare l’allarme. Una diagnosi precoce può fare la differenza tra la vita e la morte ed è per questo che fare il test PSA diventa il metodo principale per accertarsi sul proprio stato di salute. Specialmente se si iniziano ad avvertire cambiamenti nella funzione urinaria o sessuale, come la necessità di urinare frequentemente, difficoltà a iniziare la minzione o trattenere l’urina, dolore o bruciore, difficoltà ad avere un’erezione, presenza di sangue. L’urologo ha un ruolo primario per individuare disturbi all’apparato genitale maschile e diagnosticare l’insorgenza di possibili malattie. Secondo le raccomandazioni della Società Italiana di Urologia, la prevenzione contro il rischio di tumore comincia a quarant’anni. Tutti gli uomini, a partire da questa età e specialmente se in famiglia ci sono casi pregressi, dovrebbero farsi visitare da un professionista ed eseguire periodicamente gli esami necessari.

Anche il cancro ai testicoli non perdona, considerato il tumore più comune tra i giovani e destinato, purtroppo, a peggiorare nel tempo. Sappiamo bene quanto le giovani donne vengano giustamente educate a regolari visite ginecologiche ma lo stesso non avviene per gli uomini con l’andrologo, figura fondamentale, ancora troppo nell’ombra. Il sito ufficiale del Movember spiega brillantemente l’importanza delle visite preventive, pubblicando inoltre una guida per imparare a tastare i propri testicoli per riconoscere la presenza di noduli, dolori mirati o altre anomalie.

Ma il Movember non si occupa soltanto della salute in ambito sessuale: due sezioni del sito sono dedicate alla salute mentale e alla prevenzione dei suicidi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che ogni anno nel mondo muoiono di suicidio 510mila uomini, circa tre quarti dei suicidi mondiali.

Come fare, dunque, per partecipare al Movember? Semplice, basta registrarsi sulla pagina di Mo Space, farsi crescere i baffi (non necessariamente), fare delle donazioni, trovare altri sostenitori, parlare magari delle proprie esperienze, sensibilizzare, informarsi sugli eventi e sui programmi finanziati dai soldi raccolti. Grazie al supporto dei Mo Bros e delle Mo Sistas, sono stati finanziati in tutto il mondo più di 1250 progetti a favore della salute maschile. L’obiettivo è coinvolgere sempre più uomini e donne, imprese, gruppi sportivi, organizzazioni comunitarie, governi, responsabili delle politiche sanitarie e operatori sanitari, al fine di ridurre l’attuale disuguaglianza di genere negli esiti sanitari.

Quest’anno, il gruppo musicale dei Motörhead – i componenti sono rinomati per i loro caratteristici baffi – ha annunciato con orgoglio la sua collaborazione nella raccolta fondi a sostegno del Movember. In Italia, per l’intera durata del mese, è possibile prenotare gratuitamente visite urologiche e prelievi di sangue in svariate città, come Brescia – il programma e le informazioni sulla pagina Facebook Movember Italia. Anche Lamborghini supporterà ufficialmente l’iniziativa, facendo sfilare le proprie automobili da New York a Sydney, da Dubai a Bangkok, da Roma a Città del Capo. A Verona, le associazioni Gli Invisibili e Anymaul hanno presentato questa settimana tutti i progetti e le conferenze relativi al Movember, con la partecipazione delle compagini del rugby veronese e di urologi, andrologi, oncologi e psicologi che si occuperanno della sensibilizzazione anche all’interno delle scuole.

Quindi cosa state aspettando? Aderite numerosi e numerose al Movember, con o senza baffi. Per la consapevolezza circa l’importanza della prevenzione, di non trascurarsi, di non rimandare più a domani.

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Classe 1991. Dottoressa in storia dell'arte e disegnatrice. Scrive da sempre e la sua mente viaggia tra arte, cinema, musica e parità di genere. Dei due sentieri, sceglierà sempre il meno battuto.

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