• L’Anguilla
  • Viola
  • Margini
  • Lapis
    • Camera Chiara
  • Paprika
  • Ciak!
  • Billy
  • Bisturi
  • Archivio
    • Appuntamenti
    • Attualità
    • Cinema
    • Il Fatto
    • Interviste
    • L’opinione
    • Rubriche
    • Viaggi
    • Varie
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Mar dei Sargassi
  • L’Anguilla
  • Viola
  • Margini
  • Lapis
    • Camera Chiara
  • Paprika
  • Ciak!
  • Billy
  • Bisturi
  • Archivio
    • Appuntamenti
    • Attualità
    • Cinema
    • Il Fatto
    • Interviste
    • L’opinione
    • Rubriche
    • Viaggi
    • Varie
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Mar dei Sargassi
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Super Mario e i rischi della Draghicrazia

Farouk Perrone di Farouk Perrone
3 Novembre 2021
in Attualità
Tempo di lettura: 3 minuti
Share on FacebookShare on TwitterInvia su WhatsApp

Qualcuno, leggendo questo articolo, potrà facilmente incappare nell’errore di pensare che il problema sia la persona di Mario Draghi, come se ce l’avessimo direttamente con lui o come se lo ritenessimo un incapace, un cattivo o un pessimo Presidente del Consiglio. Tuttavia, sebbene non pensiamo che sia un buon Premier, visto che se ne infischia di qualunque cosa dicano i partiti che lo sostengono e procede avanti con i suoi Ministri tecnici più stretti – annullando di fatto il mandato rappresentativo che gli elettori hanno dato a questi stessi partiti e riducendo il tutto a un’oligarchia che esclude totalmente le posizioni opposte di questo o di quell’altro –, in realtà al centro delle nostre critiche sono coloro che gli stanno attorno: non fisicamente, intendiamoci, ma mediaticamente, ossia tutti quanti vorrebbero Draghi contemporaneamente Sindaco, Presidente del Consiglio, Presidente della Repubblica e, perché no, Papa e imperatore.

Pensiamo, ad esempio, alla questione relativa al green pass, alla sua estensione e alla sua condizione essenziale per accedere sui luoghi di lavoro: comunque la si pensi, per quanto questo strumento sia funzionale alla tutela della salute e quindi – almeno per chi scrive – attualmente necessario, viene da chiedersi per quale motivo molti giornalisti e opinionisti abbiano spesso consigliato al Premier di lasciar perdere le polemiche e di proseguire per la sua strada. Le posizioni avverse a quella del banchiere appartengono (anche) a partiti che hanno un proprio peso nella maggioranza e in Parlamento dunque, pur trattandosi spesso di mera propaganda, non è giusto lasciarle cadere lì nel vuoto.

Può interessartianche...

Polemiche per i senzatetto in chiesa: possiamo sentirci giusti in un mondo sbagliato?

I diritti riproduttivi in Italia: facciamo il punto con “Libera di abortire”

Violenza in pronto soccorso: un fenomeno ampio

Si dirà che questo esecutivo è talmente eterogeneo che è complicato per chi lo gestisce stare dietro alle richieste e alle lamentele di ogni sua anima. Verissimo. Ma questo Draghi lo sapeva benissimo fin dall’inizio: allora, visto che è il migliore dei migliori con poteri ultraterreni, o è in grado di trovare una sintesi tra tutti oppure opta per un solo indirizzo, scegliendo di stare sulle posizioni dell’asse PD-M5S o su quelle del centrodestra.

Stesso discorso vale anche per chi gli chiede di restare dopo il 2023 – ma nessuno che ancora lo proponga, in vista delle prossime elezioni, come Presidente del Consiglio del proprio partito – e qui non si può non pensare a Carlo Calenda. Appena ha terminato la campagna elettorale nella Capitale, infatti, il leader di Azione si è dato subito da fare per proporre di isolare le forze sovraniste e populiste e di mettere insieme quelle che lui definisce liberali per continuare con Draghi.

Ora, a parte che non è detto che l’ex Presidente della BCE abbia la voglia di proseguire questo lavoro per altri cinque anni, quanto è poco democratico fare questa divisione tra buoni e cattivi, facendo rappresentare i primi, i pragmatici, da Draghi, e mettendo gli altri, cioè quelli che non fanno parte del giro, fuori? Lo stesso Calenda, in un’intervista di alcuni giorni fa, proponeva una coalizione che vada da Giorgetti a Bersani e che abbia in Draghi il proprio punto di riferimento. Cos’è questo, se non un miscuglio di elementi che sono agli antipodi e che è giusto che si combattano portando avanti ciascuno le proprie battaglie?

Ciò non vuol dire che sia vietato, se i partiti lo vorranno, unirsi sotto l’insegna di Super Mario – per quanto poco possa convenir loro, visto che i margini di manovra di ognuno si restringerebbero sempre di più –, ma significherebbe lasciar perire l’azione politica, facendo persistere una discutibilissima soluzione emergenziale in un blocco della rappresentatività.

Tale Draghicrazia è naturalmente accompagnata dalla funzione ancillare di parte della stampa nei confronti del Premier, la cui figura risalta talmente tanto sui giornali e nelle tv al punto che si è perso il senso della discussione politica: al di là di vaccini sì e vaccini no e di favorevoli e sfavorevoli al green pass, sfuggono altri dibattiti che siano in grado di riempire le pagine e i talk per più di due o tre giorni. Basti pensare alla riforma della Giustizia, al ddl Zan, allo Ius Soli, persino allo stato di emergenza: argomenti fondamentali ma sottaciuti in questo momento di enorme apatia politica.

Ecco perché, in fondo, la colpa non è solo del Presidente del Consiglio, che non ce lo immaginiamo di certo a cercare le lodi qua e là. Eppure, suo malgrado, fa quest’effetto, che sarà anche comodo a qualcuno che vuole seppellire il voto popolare, ma non fa bene allo stato della nostra democrazia.

Prec.

Movember: insieme per cambiare il volto della salute maschile

Succ.

Mostra di Badiucao, l’arte è ancora strumento di rivoluzione

Farouk Perrone

Farouk Perrone

Articoli Correlati

chiesa invisibili clochard
Attualità

Polemiche per i senzatetto in chiesa: possiamo sentirci giusti in un mondo sbagliato?

3 Febbraio 2024

Nutrire l’affamato, accogliere lo straniero, visitare l’ammalato sono gesti di restituzione e, dunque, atti di giustizia.” – Don Andrea Gallo È la notte fra il 2 e 3 dicembre, a Treviso la temperatura è bassa, molto bassa, come sempre...

aborto diritti riproduttivi
Attualità

I diritti riproduttivi in Italia: facciamo il punto con “Libera di abortire”

17 Gennaio 2024

Il 2023 si è chiuso con le parole di Elon Musk che, dal palco di Atreju, in occasione della festa di Fratelli d’Italia, si è dichiarato preoccupato per il tasso della natalità nel nostro Paese, che a quanto sottolineano...

violenza pronto soccorso
Attualità

Violenza in pronto soccorso: un fenomeno ampio

17 Gennaio 2024

Assistiamo, impotenti, all’ennesimo caso di cronaca che ci lascia desolazione e amarezza negli animi. La dottoressa Anna Procida, infermiera, viene aggredita nella serata del 3 gennaio presso il pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. Il parente di un...

guerra - ukraina - soldati
Attualità

Gridano “cessate il fuoco” ma nessuno vuole rinunciare alla guerra

17 Gennaio 2024

Sono circa 59 le guerre in atto nel mondo in questo momento. Il Messico combatte dal 2006 contro i cartelli della droga, con 1367 morti. In Nigeria, dal 2009, la guerra ha ucciso 1363 persone. In Siria (1037 morti solo nel 2022), in Iraq (267), nello...

Succ.
badiucao-mostra-brescia

Mostra di Badiucao, l’arte è ancora strumento di rivoluzione

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I più letti del mese

  • porno napoli o napoli porno di deborah d'addetta

    Porno Napoli (o Napoli Porno, vedete un po’ voi)

    1068 shares
    Share 427 Tweet 267
  • Storia eretica del sangue mestruale

    908 shares
    Share 363 Tweet 227
  • Esorcisti e psichiatri: demoni o psicosi?

    823 shares
    Share 329 Tweet 206
  • Van Gogh e l’indefinibile confine tra genio e follia

    533 shares
    Share 213 Tweet 133
  • Il suicidio nella letteratura: dal giovane Werther a Jacopo Ortis

    664 shares
    Share 266 Tweet 166
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Privacy policy

Direttore: Alessandro Campaiola

Registrazione al Tribunale di Napoli – Autorizzazione n. 35 del 15/09/2017

Le foto presenti in MarDeiSargassi.it sono reperite su internet, pertanto considerate di pubblico dominio.
Qualora il proprietario di una o più di queste dovesse ritenere illecito il suddetto utilizzo, non esiti a contattare la redazione affinché possano essere rimosse

Iscriviti alla nostra newsletter.

© Copyright 2024 Mar Dei Sargassi | All Right Reserved
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • L’Anguilla
  • Viola
  • Margini
  • Lapis
    • Camera Chiara
  • Paprika
  • Ciak!
  • Billy
  • Bisturi
  • Archivio
    • Appuntamenti
    • Attualità
    • Cinema
    • Il Fatto
    • Interviste
    • L’opinione
    • Rubriche
    • Viaggi
    • Varie