• L’Anguilla
  • Viola
  • Margini
  • Lapis
    • Camera Chiara
  • Paprika
  • Ciak!
  • Billy
  • Bisturi
  • Archivio
    • Appuntamenti
    • Attualità
    • Cinema
    • Il Fatto
    • Interviste
    • L’opinione
    • Rubriche
    • Viaggi
    • Varie
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Mar dei Sargassi
  • L’Anguilla
  • Viola
  • Margini
  • Lapis
    • Camera Chiara
  • Paprika
  • Ciak!
  • Billy
  • Bisturi
  • Archivio
    • Appuntamenti
    • Attualità
    • Cinema
    • Il Fatto
    • Interviste
    • L’opinione
    • Rubriche
    • Viaggi
    • Varie
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Mar dei Sargassi
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Intolleranza e razzismo, ignoranza e mediocrità certificata

Antonio Salzano di Antonio Salzano
21 Gennaio 2024
in AZETA di Antonio Salzano
Tempo di lettura: 3 minuti
Share on FacebookShare on TwitterInvia su WhatsApp

A settembre dello scorso anno fu pubblicato il rapporto OCSE sullo stato dell’istruzione a livello mondiale. Per l’Italia risultò un quadro allarmante imputabile alle risorse sempre più scarse stanziate dai governi che si successero in particolare dal 2008 al 2014 (spesa per l’istruzione al 4.4% del PIL contro una media Ue del 5.1%), all’urgente necessità di rinnovo e formazione del corpo docente e all’istituzione di corsi brevi che favorissero l’avviamento più rapido dei giovani nel mondo del lavoro. La stessa Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico nel 2014 affermò, inoltre, che il nostro Paese in quanto a istruzione era sotto la media degli Stati più avanzati.

Metà della popolazione italiana, infatti, è ferma alla licenza media,  con il 48.2% della fascia di età compresa tra i 25 e i 64 anni, mentre nel contesto europeo presentava nel 2006 un valore dell’indicatore pari al 48.7%, che posizionava il nostro Paese in fondo alla graduatoria con Spagna, Portogallo e Malta (Istat rapporto 2007).

Può interessartianche...

Autonomia, trasporti e fratture: la calda estate italiana

Toti liberi e la norma salva-politici (o casta?)

La fame come arma di distruzione di massa

L’Istat ha affermato che l’anno scorso un italiano su cinque non ha letto un libro, un giornale, non è andato a teatro né a un concerto, un problema di ignoranza non ascrivibile soltanto alla crisi come già nel 2013 sostenne il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco parlando di analfabetismo funzionale caratterizzato da competenze inadeguate e dalla necessità assoluta e urgente di rilanciare scuola e università.

In questo quadro, a far da cornice c’è una programmazione televisiva e un’informazione che hanno raggiunto livelli da bassa cantina sfornando mediocri personaggi invitati nei salotti delle tv proprio per la loro arroganza e per la grande capacità di seminare odio, favorendo contrapposizioni squallide intrise di una violenza non casuale mista a imbecillità, caratteristica quest’ultima che ai nostri nonni saggiamente faceva preoccupare non poco.

Tale contesto, confortato da dati ufficiali preoccupanti, alimenta da qualche anno un clima di intolleranza e di rifiuto di qualsiasi diversità, che attraversa non solo il nostro Paese, trovando sempre il politico mediocre di turno impaziente di cavalcare l’onda della stupidità e dell’ignoranza pronta a sgonfiarsi al primo cenno di funzionamento del cervello umano.

Quante volte ho scritto di quella categoria sempre più numerosa che si nasconde dietro al non sono razzista però…, tipico atteggiamento ipocrita di chi emette sentenze superficiali ripetendo antichi slogan del tipo aiutiamoli a casa loro, ignorando tuttavia quanto sono stati abbondantemente aiutati con bombe e armi di distruzione di ogni genere prodotte e vendute in gran parte anche dal nostro pacifico Stivale.

Qualche eminente opinionista in questi giorni ha sostenuto che negli ultimi anni il popolo italiano sta cambiando, mostrandosi intollerante e razzista, perdendo quelle caratteristiche di bontà e altruismo – forse  presenti solo nell’immaginario collettivo – che, invece, ha tirato fuori quando ha visto in pericolo le proprie certezze, i propri interessi, le proprie convinzioni. Ebbene, questo popolo – anche se preferirei parlare di abitanti di questo Paese – non sta cambiando per nulla, è sempre se stesso, sta soltanto tirando fuori la sua autentica essenza, tenuta nascosta fino a quando lo scarto dell’umanità si è presentato alle nostre porte con tutto il dramma di cui non importa un bel niente a gran parte di questa umanità disumanizzata.

Prec.

Marrakech: l’Africa nel cuore

Succ.

No alle bocciature, sì agli asinelli

Antonio Salzano

Antonio Salzano

Articoli Correlati

autonomia differenziata
AZETA di Antonio Salzano

Autonomia, trasporti e fratture: la calda estate italiana

30 Agosto 2024

«Ricordo, come mi hanno detto tanti siciliani, che il 90% delle ferrovie in Sicilia è a binario unico e la metà dei treni viaggia a gasolio, quindi io non vorrei spendere qualche miliardo di euro per un ponte in...

sipario politica partiti di stato salva-politici toti
AZETA di Antonio Salzano

Toti liberi e la norma salva-politici (o casta?)

8 Agosto 2024

Il duro carcere nella propria abitazione, la sofferenza della privazione della libertà, la lontananza dai compiti istituzionali, e non solo, hanno trasformato l’ex Presidente della Regione Liguria da vittima a paladino dei colletti bianchi per la richiesta di rimodulazione...

La fame come arma di distruzione di massa
AZETA di Antonio Salzano

La fame come arma di distruzione di massa

29 Luglio 2024

Il recente rapporto Lo stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo, presentato quest’anno dall’Alleanza globale contro la fame e la povertà a Rio de Janeiro, ha quantificato in  circa 733 milioni (122 milioni in più del pre-pandemia)...

berlusconi senatore a vita quirinale malpensa-berlusconi
AZETA di Antonio Salzano

Aeroporto Malpensa-Berlusconi: e se non fosse un errore?

16 Luglio 2024

«Non vedo l’ora di atterrare al Malpensa-Berlusconi»: così parlò l’uomo del ponte all’indomani dell’ordinanza ENAC che, su sua iniziativa, ha intitolato lo scalo milanese all’ex Cavaliere. Dopo il francobollo commemorativo, il secondo aeroporto italiano per numero di passeggeri e...

Succ.
educare ai sentimenti scuola

No alle bocciature, sì agli asinelli

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I più letti del mese

  • porno napoli o napoli porno di deborah d'addetta

    Porno Napoli (o Napoli Porno, vedete un po’ voi)

    1343 shares
    Share 537 Tweet 336
  • Storia eretica del sangue mestruale

    967 shares
    Share 387 Tweet 242
  • Esorcisti e psichiatri: demoni o psicosi?

    851 shares
    Share 340 Tweet 213
  • Le ville di Napoli: Posillipo tra ricchi stranieri e alta borghesia (4° parte)

    362 shares
    Share 145 Tweet 91
  • Pier Paolo Pasolini e l’Italia dello sviluppo senza progresso

    722 shares
    Share 289 Tweet 181
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Privacy policy

Direttore: Alessandro Campaiola

Registrazione al Tribunale di Napoli – Autorizzazione n. 35 del 15/09/2017

Le foto presenti in MarDeiSargassi.it sono reperite su internet, pertanto considerate di pubblico dominio.
Qualora il proprietario di una o più di queste dovesse ritenere illecito il suddetto utilizzo, non esiti a contattare la redazione affinché possano essere rimosse

Iscriviti alla nostra newsletter.

© Copyright 2024 Mar Dei Sargassi | All Right Reserved
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • L’Anguilla
  • Viola
  • Margini
  • Lapis
    • Camera Chiara
  • Paprika
  • Ciak!
  • Billy
  • Bisturi
  • Archivio
    • Appuntamenti
    • Attualità
    • Cinema
    • Il Fatto
    • Interviste
    • L’opinione
    • Rubriche
    • Viaggi
    • Varie