La decisione molto discussa di imporre dazi a Canada, Cina e Messico da parte di Donald Trump potrebbe avere un impatto negativo anche sull’industria ludica e videoludica. È possibile che la politica USA porti ad un’inevitabile carenza di console e giochi fisici e un aumento della richiesta del digitale.
Colossi dell’industria videoludica hanno rassicurato il pubblico illustrando strategie mirate a contrastare la politica Trump. In particolare Nintendo ha assicurato che non sono previsti aumenti, in quanto punteranno alla produzione hardware in altri paesi: “Nintendo Switch viene prodotto in Cina ma anche in altri paesi come la Cambogia e il Vietnam e prevediamo di fare lo stesso per Switch. Stiamo considerando diversi fattori per riuscire a gestire al meglio la situazione”, ha dichiarato il Presidente Shuntaro Furukawa. Sony assicura che la questione li toccherà solo marginalmente, grazie a nuove strategie studiate ad hoc per ridurre al minimo l’impatto sul mercato delle sue console PlayStation.
La discussione rimane, però, al centro del dibattito politico da settimane ed esperti del settore ne hanno analizzato le possibili ricadute in termini economici. I videogiochi in formato fisico vengono principalmente prodotti in Messico che, con l’introduzione di una tariffa del 25% sulle importazioni, renderebbe i costi di produzione e distribuzione eccessivi.
Secondo l’analista Daniel Ahmad lo stesso discorso vale anche per il dazio del 20% applicato in Cina che andrà a colpire fortemente il settore dell’elettronica e tutto ciò ad esso connesso. In particolare, il settore videoludico più colpito potrebbe essere quello del retrogaming legato pressoché alla produzione cinese per i componenti come cavi, schermi, emulatori, ecc.
In un contesto globale caratterizzato da instabilità commerciale e dazi crescenti, l’intera filiera dell’intrattenimento potrebbe subire variazioni significative. La produzione e distribuzione delle slot machine fisiche, spesso concentrate in Paesi soggetti alle nuove tariffe, potrebbe rallentare o diventare economicamente meno sostenibile. Questo scenario rischia di ridurre la disponibilità di nuove apparecchiature nei mercati tradizionali, spingendo utenti e operatori a orientarsi sempre più verso alternative digitali. In tale dinamica, le slot online potrebbero emergere come soluzione pratica e facilmente accessibile, capace di colmare il vuoto lasciato dalla temporanea scarsità di dispositivi fisici. Il successo di questo settore è legato anche alla possibilità di accedere a un’ampia gamma di contenuti direttamente da casa, senza la necessità di acquistare supporti fisici o recarsi in luoghi specifici.
Sebbene questa evoluzione digitale possa inizialmente sembrare un vantaggio in termini di accessibilità e varietà, comporta anche nuove sfide per i paesi produttori. Un cambiamento così rapido richiede infatti investimenti consistenti in infrastrutture, ricerca e sviluppo, nonché una revisione dei modelli produttivi per restare competitivi a livello globale. La vera domanda, quindi, è se i territori saranno pronti ad affrontare queste trasformazioni con una visione di lungo termine.