• L’Anguilla
  • Viola
  • Margini
  • Lapis
    • Camera Chiara
  • Paprika
  • Ciak!
  • Billy
  • Bisturi
  • Archivio
    • Appuntamenti
    • Attualità
    • Cinema
    • Il Fatto
    • Interviste
    • L’opinione
    • Rubriche
    • Viaggi
    • Varie
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Mar dei Sargassi
  • L’Anguilla
  • Viola
  • Margini
  • Lapis
    • Camera Chiara
  • Paprika
  • Ciak!
  • Billy
  • Bisturi
  • Archivio
    • Appuntamenti
    • Attualità
    • Cinema
    • Il Fatto
    • Interviste
    • L’opinione
    • Rubriche
    • Viaggi
    • Varie
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Mar dei Sargassi
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Accordi di governo: la Lega, i 5 Stelle e l’Italia smemorata

Antonio Salzano di Antonio Salzano
21 Gennaio 2024
in AZETA di Antonio Salzano
Tempo di lettura: 3 minuti
Share on FacebookShare on TwitterInvia su WhatsApp

Mentre scrivo, non so come andrà a concludersi il contratto concordato tra la Lega e il M5S e quali saranno le decisioni del Presidente Mattarella che in questi giorni ha tenuto a puntualizzare il suo ruolo certamente non notarile, unico elemento positivo che fa sperare nel fallimento di un’operazione che porterebbe al comando della nazione una forza politica che nel ventennio berlusconiano ha dettato l’agenda di governo rendendosi corresponsabile dei disastri che hanno condotto sull’orlo del baratro il nostro Paese.

L’improvvisa inversione di rotta del partito di Umberto Bossi e famiglia, la cui dinastia si interruppe con la truffa milionaria e l’allegra amministrazione, è stata voluta dall’attuale leader Matteo Salvini, assurto al comando della Lega cavalcando principalmente il tema dell’immigrazione che sta particolarmente a cuore alla gran parte degli italiani visceralmente razzista, tema che il vecchio Segretario assicurò di aver risolto con una legge ancora in vigore controfirmata anche da Gianfranco Fini.

Può interessartianche...

Autonomia, trasporti e fratture: la calda estate italiana

Toti liberi e la norma salva-politici (o casta?)

La fame come arma di distruzione di massa

La strana metamorfosi salviniana è proseguita negli anni recenti e particolarmente in vista della competizione elettorale, con frasi degne dei più bei bigliettini inseriti nei Baci Perugina rivolte a quegli straccioni e fetidi meridionali, a quei giovani scansafatiche e debosciati del Mezzogiorno, a quei puzzolenti napoletani che di punto in bianco sono stati deterronizzati e ritenuti degni di poter essere posti sullo stesso piano dei conterranei settentrionali.

Una commovente svolta che ha cominciato a funzionare tra tanti delusi, precari, disoccupati e incazzati di ogni genere ma soprattutto fomentata dai trombati dei vari partiti della politica locale che hanno fatto a gara per dimostrare il loro peso nelle singole realtà. Non a caso, qualche risultato dal Sud Italia è arrivato puntuale, con la punta massima del 4% in Campania, la regione del Meridione che ha maggiormente premiato il Salvini dal volto buono.

Questa Lega è una vergogna, cantava nel ’91 il mai dimenticato Pino Daniele con la sua canzone ‘O scarrafone, ma molti, affetti da quella patologia tipicamente italiana che è la perdita della memoria, hanno scordato le ridicole adunate del Carroccio tra armature e magliette con scritte anti-italiane, anti-meridionali e contro la Roma ladrona, al cui banchetto però ha mostrato negli anni del potere di sapersi ben adattare, con l’inutilità di gran parte dei ministri di cui la storia non ricorderà riforme, se non l’aver avallato le uniche leggi fatte in maniera rapida per salvare il deretano del Silvio nazionale, in queste ore restituito alla politica e al Parlamento con manovre tali che qualche sospetto sul via libera al contratto con i 5 Stelle pur è lecito avere.

La perdita di memoria da parte degli elettori, comunque, seppur riprovevole, non potrà mai superare chi della politica pretende di mostrare il volto nuovo, come il movimento pentastellato che oggi è disposto a sottoscrivere un patto con quella Lega della vergogna che per anni ha predicato la divisione del Paese. Evidentemente, è talmente forte l’intesa sul punto che interessa maggiormente il Salvini anti-immigrati.

Va detto che se la metamorfosi opportunistica del Matteo felpato è una presa per i fondelli per il Sud e anche per quella parte di Nord culturalmente diversa, quella del movimento di Beppe Grillo così attento nel far fallire il patto proposto da Bersani, con giravolte e cambiamenti nell’arco di poco più di due mesi, appare quantomeno incomprensibile per chi ha una visione della politica degna di un Paese democratico e lontana anni luce da accordi con chi in due decenni ha dimostrato incapacità di governo e nelle realtà locali è tutt’altro che modello rappresentativo di una sana e trasparente gestione.

A ogni modo, nelle prossime ore sapremo se questo nostro amato Paese sarà governato, con un ruolo primario, da una forza già ampiamente sperimentata e facente parte di quella coalizione che ha lasciato il marchio del malcostume e dell’incapacità di riformare la nazione e salvarla dal baratro cui l’ha condotta per mano e constateremo fin dove il movimento della rivoluzione e dei vaffa è stato capace di arrivare pur di andare al potere. Solo così avremo il sacrosanto diritto di chiedere l’attuazione di tutte quelle promesse che sanno tanto di proponimenti in stile renziano.

Prec.

Street Photography: quando la fotografia è di strada

Succ.

Dalla pagina allo schermo: Victor Frankenstein in “Penny Dreadful”

Antonio Salzano

Antonio Salzano

Articoli Correlati

autonomia differenziata
AZETA di Antonio Salzano

Autonomia, trasporti e fratture: la calda estate italiana

30 Agosto 2024

«Ricordo, come mi hanno detto tanti siciliani, che il 90% delle ferrovie in Sicilia è a binario unico e la metà dei treni viaggia a gasolio, quindi io non vorrei spendere qualche miliardo di euro per un ponte in...

sipario politica partiti di stato salva-politici toti
AZETA di Antonio Salzano

Toti liberi e la norma salva-politici (o casta?)

8 Agosto 2024

Il duro carcere nella propria abitazione, la sofferenza della privazione della libertà, la lontananza dai compiti istituzionali, e non solo, hanno trasformato l’ex Presidente della Regione Liguria da vittima a paladino dei colletti bianchi per la richiesta di rimodulazione...

La fame come arma di distruzione di massa
AZETA di Antonio Salzano

La fame come arma di distruzione di massa

29 Luglio 2024

Il recente rapporto Lo stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo, presentato quest’anno dall’Alleanza globale contro la fame e la povertà a Rio de Janeiro, ha quantificato in  circa 733 milioni (122 milioni in più del pre-pandemia)...

berlusconi senatore a vita quirinale malpensa-berlusconi
AZETA di Antonio Salzano

Aeroporto Malpensa-Berlusconi: e se non fosse un errore?

16 Luglio 2024

«Non vedo l’ora di atterrare al Malpensa-Berlusconi»: così parlò l’uomo del ponte all’indomani dell’ordinanza ENAC che, su sua iniziativa, ha intitolato lo scalo milanese all’ex Cavaliere. Dopo il francobollo commemorativo, il secondo aeroporto italiano per numero di passeggeri e...

Succ.
Dalla pagina allo schermo: Victor Frankenstein in “Penny Dreadful”

Dalla pagina allo schermo: Victor Frankenstein in “Penny Dreadful”

Comments 2

  1. Nino Maiorino says:
    8 anni fa

    15.05.2018 – By Nino Maiorino – Antonio, io sono convinto che i due stiano prendendo per i fondelli Mattarella e tutti gli italiani, in quanto non riusciranno mai a trovare una “quadra”; e se pure trovassero qualche intesa, non troveranno mai una persona che sarà disponibile a fare il “loro” premier perchè, in tal caso, sarebbe un pedissequo esecutore di un programma al quale non ha contribuito: a quel punto Mattarella dovrebbe designare un “suo” candidato premier che non avrà l’appoggio del parlamento che dovrà essere sciolto e si tornerà alle urne, ma non prima del prossimo anno in quanto occorre almeno giungere a fine anno per approvare la legge finanziaria e scongiurare l’aumento dell’iva. Questo è lo scenario che intravedo, mi chiedo solo se Mattarella sarà all’altezza della situazione (credo e spero di si) ma io avrei preferito che ci fosse ancora Re Giorgio che aveva un’altra tempra. Comunque staremo a vedere e …in bocca al lupo (spero che ci vadano i due bellimbusti!!!)

    Rispondi
    • Antonio Salzano says:
      8 anni fa

      Per carità, il re Giorgio, meno male che c’è ne siamo liberati. Mattarella fino ad ora mi è sembrato rispettoso dei suoi limiti e del rispetto della Cistituzione.

      Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I più letti del mese

  • the brutalist

    “The Brutalist”, ovvero cronaca di un film inutile

    811 shares
    Share 324 Tweet 203
  • Porno Napoli (o Napoli Porno, vedete un po’ voi)

    1490 shares
    Share 596 Tweet 373
  • Storia eretica del sangue mestruale

    1089 shares
    Share 436 Tweet 272
  • Esorcisti e psichiatri: demoni o psicosi?

    931 shares
    Share 372 Tweet 233
  • “Passe, ficusecche ‘e tavutiello”: storia e tradizioni della festa di Ognissanti

    343 shares
    Share 137 Tweet 86
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Privacy policy

Direttore: Alessandro Campaiola

Registrazione al Tribunale di Napoli – Autorizzazione n. 35 del 15/09/2017

Le foto presenti in MarDeiSargassi.it sono reperite su internet, pertanto considerate di pubblico dominio.
Qualora il proprietario di una o più di queste dovesse ritenere illecito il suddetto utilizzo, non esiti a contattare la redazione affinché possano essere rimosse

Iscriviti alla nostra newsletter.

© Copyright 2024 Mar Dei Sargassi | All Right Reserved
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • L’Anguilla
  • Viola
  • Margini
  • Lapis
    • Camera Chiara
  • Paprika
  • Ciak!
  • Billy
  • Bisturi
  • Archivio
    • Appuntamenti
    • Attualità
    • Cinema
    • Il Fatto
    • Interviste
    • L’opinione
    • Rubriche
    • Viaggi
    • Varie