• L’Anguilla
  • Viola
  • Margini
  • Lapis
    • Camera Chiara
  • Paprika
  • Ciak!
  • Billy
  • Bisturi
  • Archivio
    • Appuntamenti
    • Attualità
    • Cinema
    • Il Fatto
    • Interviste
    • L’opinione
    • Rubriche
    • Viaggi
    • Varie
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Mar dei Sargassi
  • L’Anguilla
  • Viola
  • Margini
  • Lapis
    • Camera Chiara
  • Paprika
  • Ciak!
  • Billy
  • Bisturi
  • Archivio
    • Appuntamenti
    • Attualità
    • Cinema
    • Il Fatto
    • Interviste
    • L’opinione
    • Rubriche
    • Viaggi
    • Varie
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Mar dei Sargassi
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

È tempo di leggere, è tempo di “Italiane”

Elisabetta Crisafulli di Elisabetta Crisafulli
22 Luglio 2021
in Billy
Tempo di lettura: 3 minuti
Share on FacebookShare on TwitterInvia su WhatsApp

Se vi chiedessi di parlare di Alba de Céspedes, cosa sapreste dirmi su di lei? E su Rosalba Carriera? E se parlassimo di Elisabetta Sirani o di Sofonisba Anguissola? Molti di voi dovrebbero tristemente ammettere di non conoscere – o perlomeno di non aver incontrato nei propri testi scolastici – ciascuna delle italiane summenzionate, non quanto italiani come Giuseppe Verdi, Alberto Moravia o Giuseppe Mazzini.

Eppure, quelli in apertura sono solo alcuni dei nomi citati nel sagace dialogo introduttivo alla presentazione casertana dei nuovi volumi che vanno ad arricchire Italiane, la neonata collana edita da Maria Pacini Fazzi Editore e diretta dalla professoressa e giornalista Nadia Verdile, che si propone di illuminare la metà della storia, della letteratura e della civiltà nazionale che – in modo allarmante – va ancora definita come la meno conosciuta e meno studiata: quella femminile.

Può interessartianche...

Tamu Edizioni cambia nome: nasce Tangerin

“Junx”: l’inquietudine di una generazione perduta

“L’argine” di Irene Solà, un testo che lascia più di un dubbio

La forma narrativa ed editoriale scelta per questo tanto  emozionante quanto necessario progetto è quella di monografie sintetiche, che il formato tascabile non intacca nella loro autorevolezza e che invece rende letteralmente delle stille di sapere: interessanti, utili, accessibili in termini di prezzo e di facile consultazione.

Inaugurata lo scorso anno con tre volumi – Cristina Trivulzio (a cura di Nadia Verdile), Grazia Deledda (a cura di Neria De Giovanni) e Nilde Iotti (a cura di Luisa Cavaliere) – presentati in anteprima alla Camera dei Deputati il 1 marzo 2016, Italiane è all’attivo composta da sette numeri, sette vite di donne che in modi e ambiti diversi hanno contributo a fare la storia del nostro Paese.

Le quattro nuove proposte, presentate per la prima volta a Lucca lo scorso 4 marzo, sono Gianna Manzini (a cura di Nadia Verdile), Lina Merlin (a cura di Laura Cesarano Jouakim), Sara Simeoni (a cura di Sarina Biraghi) e Maria Eletta Martini (a cura di Rosa Jervolino Russo).

Tuttavia la lista di esistenze da documentare è ancora infinitamente lunga, come ha assicurato la direttrice Verdile che, durante l’incontro casertano, tenutosi lo scorso 17 marzo nella Biblioteca del Seminario, ha posto l’attenzione su un’allarmante verità, quella della quasi totale assenza di nomi femminili nei manuali scolastici italiani, siano essi di storia e letteratura o di materie scientifiche.

Alla presentazione, moderata dalla scrittrice Lidia Luberto, hanno preso parte come relatori, oltre alla professoressa Verdile, le due autrici Laura Cesarano Jouakim e Sarina Biraghi, nonché il responsabile della redazione de Il Mattino di Caserta, Lorenzo Calò.

Ciascuna delle scrittrici intervenute ha presentato appassionatamente la propria italiana – talvolta con aneddoti e curiosità che lasceremo scoprire ai lettori ? non mancando di sottolineare anche come spesso sia amaramente più semplice che le figure femminili vengano ricordate per qualche specifico particolare oppure per un singolo evento, magari privato, più che per le loro azioni, le loro carriere e i loro meriti. Esemplare il caso dell’artista Artemisia Gentileschi, troppo spesso meno nota per i propri capolavori pittorici che per la denuncia di stupro da lei mossa ufficialmente contro il pittore Agostino Tassi, per la quale questi fu giudicato colpevole e condannato nel 1612.

Per statuire l’importanza di una collana come Italiane e ringraziare per i vuoti che una pubblicazione del genere colmerà, è necessario prendere, ancora una volta, in prestito le parole della professoressa Verdile, la quale ha ricordato come oggi, piuttosto che “ancora scrivere” si debba “cominciare a scrivere” – e, noi aggiungiamo, finalmente a leggere ? di donne italiane.

Prec.

“Qual è la tua principessa preferita?”

Succ.

“La quinta giornata di Napoli”: uno spettacolo tra musica e cultura

Elisabetta Crisafulli

Elisabetta Crisafulli

Articoli Correlati

tangerin tamu
Billy

Tamu Edizioni cambia nome: nasce Tangerin

13 Novembre 2025

Tamu Edizioni, casa editrice indipendente con sede a Napoli, è sempre stata più che una semplice realtà editoriale: progetto culturale, spazio di dialogo, libreria, punto di riferimento della comunità locale. Nel suo catalogo abbiamo sempre trovato testi impegnati, politici,...

junx
Billy

“Junx”: l’inquietudine di una generazione perduta

20 Ottobre 2025

Tra le pagine di Junx – Non basterebbe una notte, edito da Pidgin Edizioni, si annida un’inquietudine profonda che non appartiene soltanto al protagonista. L’inquietudine è collettiva, tocca una generazione nata in una terra di contraddizioni e che trova...

irene solà
Billy

“L’argine” di Irene Solà, un testo che lascia più di un dubbio

16 Ottobre 2025

Avevo già letto l’anno scorso uno dei romanzi di Irene Solà, giovane autrice spagnola classe Novanta: parlo di Ti ho dato gli occhi e hai guardato le tenebre, edito Mondadori (2024). Avevo molto amato il testo, mi era parso...

amabili resti
Billy

Amabili resti di Alice Sebold: amabilmente resti

27 Agosto 2025

Perché l’orrore sulla Terra è reale e accade tutti i giorni. È come un fiore o come il sole, è qualcosa di incontenibile. Una violenza che continua a violentare nel tempo. È la storia di Amabili resti, romanzo di...

Succ.

“La quinta giornata di Napoli”: uno spettacolo tra musica e cultura

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I più letti del mese

  • the brutalist

    “The Brutalist”, ovvero cronaca di un film inutile

    810 shares
    Share 324 Tweet 203
  • Porno Napoli (o Napoli Porno, vedete un po’ voi)

    1488 shares
    Share 595 Tweet 372
  • Storia eretica del sangue mestruale

    1088 shares
    Share 435 Tweet 272
  • Esorcisti e psichiatri: demoni o psicosi?

    931 shares
    Share 372 Tweet 233
  • “Passe, ficusecche ‘e tavutiello”: storia e tradizioni della festa di Ognissanti

    343 shares
    Share 137 Tweet 86
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Privacy policy

Direttore: Alessandro Campaiola

Registrazione al Tribunale di Napoli – Autorizzazione n. 35 del 15/09/2017

Le foto presenti in MarDeiSargassi.it sono reperite su internet, pertanto considerate di pubblico dominio.
Qualora il proprietario di una o più di queste dovesse ritenere illecito il suddetto utilizzo, non esiti a contattare la redazione affinché possano essere rimosse

Iscriviti alla nostra newsletter.

© Copyright 2024 Mar Dei Sargassi | All Right Reserved
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • L’Anguilla
  • Viola
  • Margini
  • Lapis
    • Camera Chiara
  • Paprika
  • Ciak!
  • Billy
  • Bisturi
  • Archivio
    • Appuntamenti
    • Attualità
    • Cinema
    • Il Fatto
    • Interviste
    • L’opinione
    • Rubriche
    • Viaggi
    • Varie