• L’Anguilla
  • Viola
  • Margini
  • Lapis
    • Camera Chiara
  • Paprika
  • Ciak!
  • Billy
  • Bisturi
  • Archivio
    • Appuntamenti
    • Attualità
    • Cinema
    • Il Fatto
    • Interviste
    • L’opinione
    • Rubriche
    • Viaggi
    • Varie
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Mar dei Sargassi
  • L’Anguilla
  • Viola
  • Margini
  • Lapis
    • Camera Chiara
  • Paprika
  • Ciak!
  • Billy
  • Bisturi
  • Archivio
    • Appuntamenti
    • Attualità
    • Cinema
    • Il Fatto
    • Interviste
    • L’opinione
    • Rubriche
    • Viaggi
    • Varie
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Mar dei Sargassi
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Nobel per la medicina all’immunoterapia oncologica

Sarah Brandi di Sarah Brandi
30 Giugno 2021
in Attualità
Tempo di lettura: 3 minuti
Share on FacebookShare on TwitterInvia su WhatsApp

Da pochi giorni sono stati annunciati i vincitori del Premio Nobel per la Medicina 2018: l’americano James Allison e il giapponese Tasuku Honjo per la loro scoperta di una terapia per il cancro. Secondo l’annuncio ufficiale, fatto tramite l’account Twitter del prestigioso premio, i due scienziati hanno il merito di aver stabilito un principio completamente nuovo per la terapia del cancro. Entrambi, infatti, hanno scoperto degli inibitori dei checkpoint immunitari – che solitamente impediscono al sistema immunitario di diventare troppo aggressivo e colpire anche le cellule sane –, individuando un modo per stimolare il sistema stesso e spingerlo ad agire contro l’attacco delle sole cellule tumorali.

James Allison ha 70 anni e lavora come ricercatore affiliato all’Università del Texas, dove risiede l’Anderson Cancer Center, il principale punto di riferimento mondiale nella cura e nella ricerca del cancro. Già negli anni Novanta, lo scienziato, mentre lavorava nel suo laboratorio all’Università della California, studiò la proteina CTLA-4, che, per l’appunto, funge da freno del sistema immunitario. Negli scorsi anni, invece, è riuscito a sviluppare un anticorpo capace di bloccare suddetta proteina, arrivando anche a dimostrare che tale arresto porta il nostro sistema di difesa ad agire contro le cellule cancerose. In particolare, uno studio del 2010 ebbe risultati particolarmente positivi nell’uso di questa metodologia per guarire pazienti con melanomi in stato avanzato.

Può interessartianche...

Polemiche per i senzatetto in chiesa: possiamo sentirci giusti in un mondo sbagliato?

I diritti riproduttivi in Italia: facciamo il punto con “Libera di abortire”

Violenza in pronto soccorso: un fenomeno ampio

A sua volta, Tasuku Honjo ha 76 anni e ha lavorato fra Giappone e Stati Uniti, tra le università di Kyoto e Osaka, la Carnegie Institution di Washington e i National Institutes of Health. Anche lui negli anni Novanta si concentrò sullo studio di una proteina-freno, la PD-1, la cui scoperta gli valse, nel 2014, il Tang Prize in Scienze Biofarmaceutiche. Ipotizzato e dimostrato che l’eliminazione della proteina aumenta la risposta immunitaria degli organismi che la posseggono, negli ultimi anni Honjo ha cercato di dimostrare, con successo, che l’abolizione della PD-1 nell’organismo delle persone affette da diversi tipi di tumore può spingere il loro sistema immunitario ad agire contro le cellule cancerogene, guarendole.

Il cancro è una delle malattie con maggiore incidenza nel nostro secolo: secondo l’IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro), infatti, entro il 31 dicembre 2018 il numero di malati di tumore dovrebbe raggiungere i 18.1 milioni, mentre i decessi a questo male dovuti dovrebbero arrivare a quasi 10 milioni. Le scoperte dei due immunologhi, che hanno sempre lavorato separatamente, danno un grande contributo alla ricerca di un metodo atto a debellare definitivamente la malattia. Grazie ai loro lavori, si è riusciti, infatti, a fare enormi passi nell’immunoterapia, considerata oggi non solo il quarto pilastro della terapia oncologica (dopo la chirurgia, la radioterapia e i farmaci antitumorali), ma anche il suo futuro: negli ultimi anni, ad esempio, sono stati numerosi i trial clinici che hanno lo scopo di comprendere quali altre proteine vanno bloccate per istigare il sistema immunitario contro le cellule cancerose. Se tali esperimenti avranno risultati analoghi a quelli dei due vincitori del Nobel, l’immunoterapia tra 10 anni potrebbe essere il metodo principale per combattere il più gran numero di neoplasie. Nel frattempo, è giusto premiare Allison e Honjo con la medaglia d’oro e il premio di 9 milioni di corone svedesi (870mila euro), che divideranno e che riceveranno durante la cerimonia ufficiale, che avrà luogo a Stoccolma il 10 dicembre, per aver aperto la strada a tutti gli scienziati che seguiranno il loro esempio.

Prec.

Molestie sessuali: il naming and shaming può fare la differenza?

Succ.

Lo stato di salute della canzone classica napoletana: ne parliamo con Carlo Missaglia

Sarah Brandi

Sarah Brandi

Articoli Correlati

chiesa invisibili clochard
Attualità

Polemiche per i senzatetto in chiesa: possiamo sentirci giusti in un mondo sbagliato?

3 Febbraio 2024

Nutrire l’affamato, accogliere lo straniero, visitare l’ammalato sono gesti di restituzione e, dunque, atti di giustizia.” – Don Andrea Gallo È la notte fra il 2 e 3 dicembre, a Treviso la temperatura è bassa, molto bassa, come sempre...

aborto diritti riproduttivi
Attualità

I diritti riproduttivi in Italia: facciamo il punto con “Libera di abortire”

17 Gennaio 2024

Il 2023 si è chiuso con le parole di Elon Musk che, dal palco di Atreju, in occasione della festa di Fratelli d’Italia, si è dichiarato preoccupato per il tasso della natalità nel nostro Paese, che a quanto sottolineano...

violenza pronto soccorso
Attualità

Violenza in pronto soccorso: un fenomeno ampio

17 Gennaio 2024

Assistiamo, impotenti, all’ennesimo caso di cronaca che ci lascia desolazione e amarezza negli animi. La dottoressa Anna Procida, infermiera, viene aggredita nella serata del 3 gennaio presso il pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. Il parente di un...

guerra - ukraina - soldati
Attualità

Gridano “cessate il fuoco” ma nessuno vuole rinunciare alla guerra

17 Gennaio 2024

Sono circa 59 le guerre in atto nel mondo in questo momento. Il Messico combatte dal 2006 contro i cartelli della droga, con 1367 morti. In Nigeria, dal 2009, la guerra ha ucciso 1363 persone. In Siria (1037 morti solo nel 2022), in Iraq (267), nello...

Succ.
Lo stato di salute della canzone classica napoletana: ne parliamo con Carlo Missaglia

Lo stato di salute della canzone classica napoletana: ne parliamo con Carlo Missaglia

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I più letti del mese

  • porno napoli o napoli porno di deborah d'addetta

    Porno Napoli (o Napoli Porno, vedete un po’ voi)

    1276 shares
    Share 510 Tweet 319
  • Storia eretica del sangue mestruale

    955 shares
    Share 382 Tweet 239
  • Pier Paolo Pasolini e l’Italia dello sviluppo senza progresso

    721 shares
    Share 288 Tweet 180
  • Esorcisti e psichiatri: demoni o psicosi?

    848 shares
    Share 339 Tweet 212
  • “Il grande Gatsby” e la luce verde del “sogno americano”

    728 shares
    Share 291 Tweet 182
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Privacy policy

Direttore: Alessandro Campaiola

Registrazione al Tribunale di Napoli – Autorizzazione n. 35 del 15/09/2017

Le foto presenti in MarDeiSargassi.it sono reperite su internet, pertanto considerate di pubblico dominio.
Qualora il proprietario di una o più di queste dovesse ritenere illecito il suddetto utilizzo, non esiti a contattare la redazione affinché possano essere rimosse

Iscriviti alla nostra newsletter.

© Copyright 2024 Mar Dei Sargassi | All Right Reserved
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • L’Anguilla
  • Viola
  • Margini
  • Lapis
    • Camera Chiara
  • Paprika
  • Ciak!
  • Billy
  • Bisturi
  • Archivio
    • Appuntamenti
    • Attualità
    • Cinema
    • Il Fatto
    • Interviste
    • L’opinione
    • Rubriche
    • Viaggi
    • Varie