Il MANN, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, non smette di sorprendere: dopo la sua elezione a miglior museo italiano nel 2017, il lavoro che sta portando avanti Paolo Giulierini, archeologo toscano e direttore del museo, infatti sta continuando a mostrare i suoi frutti.
L’obiettivo, quando Giulierini ha iniziato a guidare il MANN, era quello di lavorare a una nuova comunicazione web e social, cercando così di coinvolgere i più giovani, ma allo stesso tempo di far diventare il museo un luogo di socializzazione e aggregazione all’insegna dell’arte, dove vi fosse spazio anche per quella contemporanea e musicale. Da quel momento in poi, sono state tantissime le iniziative e le mostre che hanno permesso al MANN di registrare numeri incredibili negli anni e, allo stesso tempo, di acquisire un valore degno di una pinacoteca del suo genere.
L’amore per l’arte, opere importanti e prestigiose collaborazioni sono sicuramente un’azione necessaria che ha portato il MANN a raggiungere obiettivi unici continuando ad andare oltre ogni aspettativa. La bella sinergia che si è creata con l’Ermitage di San Pietroburgo, però, è sicuramente il vento di cambiamento che questo incredibile museo stava aspettando. La mostra Canova e l’Antico, infatti, ha portato non soltanto per la prima volta a Napoli le bellissime opere di Antonio Canova, ma ha anche visto il MANN superare ogni record di sempre: in un solo mese sono stati 110mila i visitatori e maggio sembra proprio non essere da meno, anzi. Rispetto allo scorso anno, inoltre, per il museo c’è stata una crescita del 33%. Addirittura, per la fine del 2019, si prevede di superare il milione di visitatori: «I turisti sono attirati dalle mostre temporanee, ma rimangono conquistati dalle nostre collezioni, che sono uniche, da quella Farnese a quella pompeiana: il tamtam fa circolare il nome del museo praticamente ovunque nel mondo. Questo risultato è una gran bella soddisfazione: merito soprattutto del personale del MANN, che ancora una volta ha dimostrato grandi competenze e professionalità», ha commentato Paolo Giulierini.
Il direttore, però, non intende affatto fermarsi, così le collaborazioni volute dal MANN proseguono. A tal proposito, è stato avviato un protocollo d’intesa con il Colosseo e con il Museo Archeologico di Basilea – con lo scopo di creare una mostra itinerante sulle figure dei gladiatori – e con i Musei Vaticani. Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Alberto Bonisoli così si è espresso: «Esprimo grande orgoglio per la vivacità culturale espressa dal MANN, grandi mostre, eventi di qualità, rivalutazione dell’edificio storico del museo, riallestimenti, implementazione tecnologica e nuove aree di accoglienza per i visitatori. Davvero un grande lavoro».
Con il Museo Archeologico, però, a crescere è anche il capoluogo campano che, finalmente, si sta aprendo al turismo che merita, nonostante le evidenti difficoltà tra cui, soprattutto, i mezzi di trasporto. Al TG3 Linea Notte, il direttore Giulierini ha aggiunto: «Napoli non è solo quella che emerge, troppo spesso, agli onori delle cronache, ma è anche una grandissima capitale europea che nel Settecento combatteva alla pari con Londra o con Parigi e tuttora è un riferimento culturale, non solo europeo, ma anche mediterraneo. Non si non può passare attraverso la cultura e il turismo se si vuole rilanciare l’Italia e in particolare il Meridione. Noi questa sfida l’abbiamo intrapresa e ci sono felici e importanti riscontri».
Non resta, quindi, che augurare al direttore di continuare per questa strada, seppur difficile, ma che riempie il cuore di speranza, affinché un museo quale il MANN, che ha tutte le carte in regola per raggiungere la fama di molte altre realtà italiane, possa definitivamente consacrarsi. Del resto, lo sblocco di novanta milioni di euro annunciati dal Ministro Bonisoli, destinati al centro storico, potranno sicuramente supportare la creazione di un quartiere interamente votato all’arte e alla cultura.