• L’Anguilla
  • Viola
  • Margini
  • Lapis
    • Camera Chiara
  • Paprika
  • Ciak!
  • Billy
  • Bisturi
  • Archivio
    • Appuntamenti
    • Attualità
    • Cinema
    • Il Fatto
    • Interviste
    • L’opinione
    • Rubriche
    • Viaggi
    • Varie
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Mar dei Sargassi
  • L’Anguilla
  • Viola
  • Margini
  • Lapis
    • Camera Chiara
  • Paprika
  • Ciak!
  • Billy
  • Bisturi
  • Archivio
    • Appuntamenti
    • Attualità
    • Cinema
    • Il Fatto
    • Interviste
    • L’opinione
    • Rubriche
    • Viaggi
    • Varie
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Mar dei Sargassi
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Manfredi e il caso Cozzolino: un silenzio da cui mettersi in guardia

Alessandro Campaiola di Alessandro Campaiola
21 Febbraio 2023
in Il Fatto
Tempo di lettura: 4 minuti
Share on FacebookShare on TwitterInvia su WhatsApp

C’è un silenzio insolito in città. Sembra il giorno dopo le feste, a Napoli, quando i vicoli si riposano da tutto il viavai e il vociare delle settimane precedenti e i quartieri popolari si svegliano a ridosso dell’ora di pranzo per mettere in tavola quanto avanzato. L’unico ronzio che non manca mai è quello del traffico, ormai congestionato come non si vedeva da tanto. Insomma, la città del sole vive all’ombra della sfiducia, ma perché? Cosa è cambiato?

Inutile girarci attorno, Napoli soffre la mancanza del Sindaco e, di conseguenza, il riaffacciarsi di questioni politiche e polemiche che sembravano appartenere a stagioni tenute in soffitta per anni. E il silenzio, da queste parti, non è sinonimo di riposo, ma di qualcosa da cui mettersi in guardia.

Può interessartianche...

Manfredi, tu vuo’ fa’ l’americano

Gaza: 18mila morti che non fanno effetto

Giulia Cecchettin: l’incapacità di parlarne

Non parla il Primo Cittadino, tacciono i giornali – improvvisamente distratti rispetto alle tante vicende in chiaroscuro che prendono forma a Palazzo San Giacomo – e lo stesso plebiscito che ha deciso per il cambiamento si interroga: cosa succede a Napoli?

Poche e impalpabili le misure che – in un anno e mezzo – sono state messe in campo a favore della cittadinanza; molte, forse persino troppe, le questioni di cui dare conto e su cui, invece, si è fatto finta di niente, tirato avanti e girato lo sguardo: il vertiginoso aumento degli stipendi (triplicati rispetto alla gestione precedente); l’assunzione di un City Manager da 200mila euro annui; la mancata nomina dei Presidenti delle Municipalità; il ritardo nella messa in moto dei nuovi treni della metropolitana; il piano anti-degrado in Galleria Umberto; l’utilizzo dei fondi del PNRR; il caso Andrea Cozzolino.

Non c’è che dire, una collezione di tutto rispetto per un governo cittadino insediatosi allo scopo di risanare il buco finanziario – a proprio dire – lasciato in eredità dalla giunta guidata da Luigi de Magistris, rilanciare i servizi mai risanati del tutto dall’ex magistrato, accorciare la distanza tra la città del Vesuvio e i principali capoluoghi del resto del Paese, ricucendo i rapporti istituzionali inesistenti all’epoca della sfida sempre aperta con il Presidente della Regione, Vincenzo De Luca. L’unico motivo per cui non si parla (ancora) di fallimento è lo sguardo benevolo della stampa vicina ai partiti che compongono l’alleanza. Ma quanto può durare tutta questa omertà?

Rispondere è d’obbligo quando si guida una città su mandato popolare, a maggior ragione se le proprie azioni – in qualche maniera – finiscono con l’associare il nome di Palazzo San Giacomo a uno dei protagonisti dello scandalo internazionale più gravoso di questi ultimi tempi, il Qatargate.

Lo scorso novembre, il Sindaco Gaetano Manfredi individuava nella già controversa figura di Andrea Cozzolino l’uomo adatto a gestire i fondi del PNRR in città, annunciando una cabina di regia che, di fatto, non completerà mai. In quegli stessi giorni, però, l’europarlamentare del Partito Democratico – già noto per lo scandalo delle primarie del 2011 il cui risultato fu annullato per denunce a seguito delle indagini della Direzione distrettuale antimafia per infiltrazioni camorristiche del clan Lo Russo – veniva travolto dallo scandalo del Qatargate, un intrigo globale fatto di tangenti disposte dall’emirato per influenzare e determinare a proprio favore la politica di Bruxelles. Ciononostante, Cozzolino si difendeva e il professore Manfredi tirava dritto, in barba anche alla questione morale che avrebbe voluto quantomeno un chiarimento da parte del Primo Cittadino. Invece, nello stesso silenzio stracciato soltanto dai clacson e dall’irrequietezza sempre crescente del popolo napoletano, l’ex rettore manteneva la nomina all’eurodeputato. 

Il tutto fino alla scorsa settimana, quando il Parlamento Europeo decideva di revocare l’immunità di Cozzolino e per il noto esponente dem arrivava la notifica del mandato di arresto della Guardia di Finanza di Napoli con le accuse di partecipazione a un’organizzazione criminale, corruzione e riciclaggio. Nell’atto del Tribunale si parla di gravi indizi di colpevolezza e del timore che l’indagato possa commettere nuovi reati o delitti analoghi o più gravi o che ostacoli il regolare svolgimento delle indagini o si sottragga all’azione della giustizia tentando di occultare prove, o di entrare in collisione con terzi al fine di impedirle o per indurre false testimonianze.

Dunque, oggi più di ieri, la domanda a cui il Sindaco Manfredi non può e non deve più sottrarsi è perché ha scelto e nominato Andrea Cozzolino alla guida della cabina di regia della città metropolitana che deve coordinare PNRR, fondi europei e fondi pubblici? Perché – data anche la sua lunga e importante esperienza nelle sedi istituzionali – ha sottovalutato lo scandalo in cui era coinvolto il proprio collega e ha tirato avanti fino al provvedimento della Finanza?

Poco importa che, all’indomani dell’arresto, il Primo Cittadino sia finalmente tornato sui suoi passi revocando la nomina di Cozzolino, resta il non detto di questi quasi quattro mesi di un silenzio che fa pensare, e fa pensare male. A chi sta affidando il Comune la progettazione delle opere finanziate con il PNRR? Tenere il riserbo su questo tipo di informazioni non deve essergli più consentito.

Prec.

Nidaa Khoury: dalla terraferma dell’essere al mare degli enti

Succ.

Il reddito di cittadinanza è discriminatorio?

Alessandro Campaiola

Alessandro Campaiola

Articoli Correlati

manfredi americano
Il Fatto

Manfredi, tu vuo’ fa’ l’americano

17 Gennaio 2024

Tu vuo’ fa’ l’americano, cantava nel 1956 Renato Carosone, satira di quella corsa all’americanizzazione che il Paese intraprendeva all’indomani della Seconda guerra mondiale. Ma si’ nato in Italy, intonava poi, e il sogno restava legato all’immagine di una cuppulella...

gaza poliomelite
Il Fatto

Gaza: 18mila morti che non fanno effetto

14 Dicembre 2023

Se uccidi uno scarafaggio, sei un eroe. Se uccidi una farfalla, sei cattivo. Friedrich Nietzsche diceva che la morale ha standard estetici. Bianchi, occidentali, privilegiati. Sono gli standard del nostro specchio, quelli che ci permettono di sopravvivere all’orrore, al...

femminicidio donna giulia cecchettin
Il Fatto

Giulia Cecchettin: l’incapacità di parlarne

10 Febbraio 2024

Per anni, e con una frequenza sempre maggiore, Mar dei Sargassi ha scritto di femminicidio e violenza di genere. Per anni, abbiamo cercato parole che potessero, in qualche modo, raccontare una società che stava cambiando e che, probabilmente per...

indi gregory
Il Fatto

Indi Gregory, Sibilla Barbieri, i bambini di Gaza: i pro-vita a fatti loro

14 Novembre 2023

Indi Gregory aveva otto mesi e una malattia incurabile. Ho iniziato questo articolo scrivendo di lei al presente, poi ho dovuto cambiare i tempi verbali perché, di tempo, quello scandito dal passare delle stagioni, il vestito che si fa...

Succ.
reddito-di-cittadinanza Rdc

Il reddito di cittadinanza è discriminatorio?

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I più letti del mese

  • porno napoli o napoli porno di deborah d'addetta

    Porno Napoli (o Napoli Porno, vedete un po’ voi)

    979 shares
    Share 392 Tweet 245
  • Storia eretica del sangue mestruale

    842 shares
    Share 337 Tweet 211
  • Esorcisti e psichiatri: demoni o psicosi?

    767 shares
    Share 307 Tweet 192
  • Simboli nascosti: la Cappella Sansevero e il tempio massonico X

    555 shares
    Share 222 Tweet 139
  • “Il grande Gatsby” e la luce verde del “sogno americano”

    684 shares
    Share 274 Tweet 171
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Privacy policy

Direttore: Alessandro Campaiola

Registrazione al Tribunale di Napoli – Autorizzazione n. 35 del 15/09/2017

Le foto presenti in MarDeiSargassi.it sono reperite su internet, pertanto considerate di pubblico dominio.
Qualora il proprietario di una o più di queste dovesse ritenere illecito il suddetto utilizzo, non esiti a contattare la redazione affinché possano essere rimosse

Iscriviti alla nostra newsletter.

© Copyright 2024 Mar Dei Sargassi | All Right Reserved
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • L’Anguilla
  • Viola
  • Margini
  • Lapis
    • Camera Chiara
  • Paprika
  • Ciak!
  • Billy
  • Bisturi
  • Archivio
    • Appuntamenti
    • Attualità
    • Cinema
    • Il Fatto
    • Interviste
    • L’opinione
    • Rubriche
    • Viaggi
    • Varie