Da settembre è in libreria La rabbia e l’energia aggressiva. Percorsi di rigenerazione umana (Homo Scrivens, 2019), una raccolta di saggi curata da Francesca Cannata, che si propone di fornire contributi teorico-esperienziali per una trasformazione culturale, personale ed educativa. I testi sono nati dalle riflessioni e dal lavoro sul campo nell’ambito delle attività svolte dall’Associazione di promozione sociale Oltre la Tenda, centro per le famiglie che si rifà ai valori e alle pratiche della psicologia umanistica ed esistenziale e con il quale collaborano gli autori, per la ricerca, la formazione e l’intervento finalizzato all’aumento del benessere e delle capacità critiche delle persone.
Il volume si apre con il prezioso contributo della dottoressa Lynn Stadler, di Santa Barbara, California, membro fondatore della Fondazione Violet Solomon Oaklander, un’associazione no-profit che promuove il lavoro della dottoressa Oaklander, terapista per bambini e adolescenti, nota per l’integrazione della teoria e della pratica della Gestalt Therapy con la terapia del gioco e autrice dell’opera Windows to Our Children, in italiano Il gioco che guarisce.
La studiosa statunitense si dice colpita da come l’Associazione Oltre la Tenda lavora per demistificare il discorso che riguarda la rabbia e l’energia aggressiva a Napoli e – andando al cuore dell’opera svolta e al tempo stesso facendo un elogio sincero a una città ricca di contraddizioni – afferma l’importanza di diffondere il Metodo Oaklander, che supera le contraddizioni e i luoghi comuni societari, affrontando storie di infanzie traumatiche, di abusi, di solitudine e altre dolorose vicende cercando di curarle con il gioco e le risate, la leggerezza e l’esagerazione, il contenimento e la libertà.
Già nell’introduzione dell’attenta curatrice del libro è presente il filo rosso della narrazione: la rabbia e l’energia aggressiva rappresentano la spinta alla vita e all’auto-affermazione che tutti noi abbiamo dentro e che ci serve per sopravvivere e realizzarci. Tanta parte della sofferenza umana individuale e collettiva fin dai primi anni dell’esistenza, in effetti, è rintracciabile nel fatto che nella nostra cultura, nella nostra educazione e nel nostro vissuto personale, prosegue Francesca Cannata, la gioia e tutte le emozioni ad essa collegate sono considerate positive, mentre le altre emozioni fondamentali come paura, rabbia e tristezza sono invece considerate negative e correlate a tanti pregiudizi e ingiunzioni sociali.
Nei contributi del denso volume, il tema viene svolto da scritti provenienti da più aree di ricerca e di metodologie d’intervento. Maria Beatrice Giordano, counselor a orientamento gestaltico, racconta del difficile compito degli adulti di accettare l’espressione di rabbia e sofferenza dei nostri bambini. Caterina Ventura, psicoterapeuta sistemico-relazionale, concentra l’attenzione sulla funzione dell’aggressività nelle dinamiche familiari e il delicato tema è ripreso da Francesca Cannata, psicoterapeuta della Gestalt, analizzando le dinamiche relazionali in quel difficile, sofferto e ambivalente passaggio esistenziale che è l’adolescenza.
Lo psicologo Lorenzo Pace, invece, descrive il drammatico fenomeno denominato Hikikomori, dove i ragazzi vivono con grande disagio, rinchiusi nella prigione di vetro costituita dalla rete dei social e della connessione digitale costante e ossessiva. L’insegnante e counselor Serena Giorgio Marrano si sofferma sul difficile compito degli insegnanti e della necessità, comunque, di dare spazio alle emozioni degli alunni, durante le attività didattiche e, di seguito, la psicologa Claudia Roma racconta del progetto Play Lab – Educazione alla Pace e al Benessere, curato dall’Associazione Oltre la Tenda per il contesto socio-culturale della zona orientale di Napoli.
Il saggio di Chiara Catapano, psicoterapeuta a orientamento rogersiano, introduce alla riflessione sulle relazioni violente con se stessi: alcolismo, tossicodipendenza, anoressia, bulimia e svariate tecniche di autolesionismo con le quali una persona può farsi del male. Alexandra Palamidesi, counselor psicologico a orientamento gestaltico, inoltre, traccia un importante percorso di riflessione sull’energia femminile, condizionata dalla cultura familiare e sociale di riferimento e storicamente sempre censurata, disprezzata e repressa.
L’antologia si conclude con il contributo di Federica Fusco, laureata in Culture Digitali e della Comunicazione, campo della sociologia, su considerazioni antropologiche intorno all’aggressività e alle emozioni. L’autrice ha curato anche la realizzazione del video Diamo voce alle emozioni. La rabbia spiegata dai bambini. Alla fine di ogni scritto, inoltre, il lettore trova schede operative di attività e giochi per infanti, adolescenti e adulti.
La rabbia e l’energia aggressiva unisce il rigore metodologico a una creativa ricerca psicologica, antropologica e sociale sulle relazioni umane che si svolgono nelle dimensioni spazio-temporali della contemporaneità, dominata dalle protesi tecnologiche e dalla comunicazione digitale. Il testo ha un valore informativo e formativo utile non solo per gli psicologi, gli operatori sociali e gli insegnanti, ma anche per i genitori e le persone che vogliano acquisire una maggiore consapevolezza intorno alle tematiche trattate.
Noi adulti – ci suggerisce ancora la curatrice Francesca Cannata –vogliamo inibire la violenza dei nostri giovani e lo facciamo con la violenza, in un paradosso che non ha via di uscita. E invece dobbiamo coltivare l’arte di amare se stessi e gli altri, rifuggendo dalle generalizzazioni e dalle etichette socio-culturali attraverso le quali vengono descritte la rabbia e l’energia aggressiva, più che altro per negarne l’importanza, con la possibilità di farle degenerare in esplosioni di violenza o nell’isolamento della depressione. L’educazione all’espressione e all’accettazione di tali emozioni è necessaria, invece, perché fanno parte, nel bene e nel male, del nostro mondo vitale.