• L’Anguilla
  • Viola
  • Margini
  • Lapis
    • Camera Chiara
  • Paprika
  • Ciak!
  • Billy
  • Bisturi
  • Archivio
    • Appuntamenti
    • Attualità
    • Cinema
    • Il Fatto
    • Interviste
    • L’opinione
    • Rubriche
    • Viaggi
    • Varie
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Mar dei Sargassi
  • L’Anguilla
  • Viola
  • Margini
  • Lapis
    • Camera Chiara
  • Paprika
  • Ciak!
  • Billy
  • Bisturi
  • Archivio
    • Appuntamenti
    • Attualità
    • Cinema
    • Il Fatto
    • Interviste
    • L’opinione
    • Rubriche
    • Viaggi
    • Varie
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Mar dei Sargassi
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Italia, per uscire dal tunnel serve un cambiamento culturale

Antonio Salzano di Antonio Salzano
21 Gennaio 2024
in AZETA di Antonio Salzano
Tempo di lettura: 4 minuti
Share on FacebookShare on TwitterInvia su WhatsApp

Dopo il coronavirus non saremo migliori. Gli uomini non imparano. È nella natura umana il dimenticarsi presto delle tragedie passate per riprendere la vita di sempre. Ha ragione Francesco Guccini in merito all’incapacità di imparare da certi accadimenti della storia e quella dell’umanità è piena di periodi analoghi a questo che stiamo vivendo. Dal gennaio dello scorso anno con inizio a Wuhan, in Cina, e poi anche in Italia con i due cinesi risultati positivi e il primo caso accertato a Codogno, si contano, oggi, più di 3 milioni e 200mila decessi nel mondo, 800mila in Europa e 122mila in Italia.

Oltre un anno e un futuro ancora pieno di ombre e incertezze e già si intravede quel “dopo” che non preannuncia nulla di buono. Il qualunquismo attraversa parte di un’umanità che sembra non essere affatto sfiorata dalla catastrofe in cui è immersa, i morti sono solo numeri, pure invenzioni per i soliti negazionisti.

Può interessartianche...

Autonomia, trasporti e fratture: la calda estate italiana

Toti liberi e la norma salva-politici (o casta?)

La fame come arma di distruzione di massa

Le ipotesi di progetti di ricostruzione sono per ora limitate allo stanziamento di consistenti risorse economiche che presuppongono un notevole impegno di riforme radicali sempre annunciate e mai realizzate nel nostro Paese. Lì dove, come se nulla fosse accaduto, continua il perverso balletto di giochi di potere a opera dei soliti noti, inaffidabili e irresponsabili, personaggi privi di ogni credibilità al servizio di quella politica scevra da qualsiasi contenuto che rispetti gli interessi collettivi. È il classico squallido teatrino trasversale che sembra ignorare del tutto i risvolti della pandemia, perseverando negli schemi di sempre. Ne è un esempio l’alleanza di governo allargata – giustificata dalla particolarità davvero eccezionale della situazione sanitaria ed economica – con esponenti della vecchia e collaudata classe dirigente fallimentare che ha ridotto l’Italia nella condizione disastrosa in cui versa.

Da una parte forza di governo e dall’altra di opposizione, fanno il verso a quanti come avvoltoi cercano di trarre consensi da rubacchiare all’interno della stessa coalizione di cui fanno parte. Il governo dei migliori boicottato dai peggiori cecchini pronti a sparare su tutti e tutto al momento opportuno per portare a casa qualche scarna percentuale in più, cavalcando il malcontento e la condizione di grande precarietà delle attività economiche. Ecco, allora, le richieste di abolizione di ogni tipo di limitazione senza tenere in alcun conto la reale situazione sanitaria e quanto stabilito dalle autorità.

Sarebbe ingiusto puntare il dito soltanto sugli ormai soliti personaggi habitué del doppio gioco, costume in voga anche tra quanti hanno responsabilità di governo nelle realtà locali che sovente amano scaricare su Roma le proprie responsabilità e incapacità senza alcun rispetto istituzionale (finanche nel linguaggio). Ma c’è da chiedersi se la sola abrogazione dei divieti e il via libera siano condizioni uniche e sufficienti a far ripartire una macchina, seppur già precaria, messa in ginocchio in questo ultimo anno. Persistere nella filosofia del pressapochismo e degli interventi tappabuchi in assenza di una politica complessiva di riforme sarebbe azione suicida, ma anche la stessa strategia doppiogiochista – della Lega in particolare – da sempre finalizzata all’ottica dell’oggi rischia di compromettere ogni progetto e le stesse sorti del governo.

Non è possibile continuare in una visione esclusivamente nazionalista o europeista, occorre un profondo cambiamento culturale, una profonda trasformazione degli stili di vita. Occorre agire – ha opportunamente detto Papa Francesco – come un solo popolo, persino di fronte alle altre epidemie che ci minacciano, possiamo ottenere un impatto reale. Saremo capaci di agire responsabilmente di fronte alla fame che patiscono tanti, sapendo che c’è cibo per tutti? Continueremo a guardare dall’altra parte con un silenzio complice dinanzi a quelle guerre alimentate da desideri di dominio e di potere? Saremo disposti a cambiare gli stili di vita che subissano tanti nella povertà, promuovendo e trovando il coraggio di condurre una vita più austera e umana che renda possibile una ripartizione equa delle risorse? Adotteremo, come comunità internazionale, le misure necessarie per frenare la devastazione dell’ambiente o continueremo a negare l’evidenza? La globalizzazione dell’indifferenza continuerà a minacciare e a tentare il nostro cammino.

E, sia chiaro, il riferimento alla povertà e all’indifferenza è tema che afferisce anche alla nostra comunità nazionale sempre più chiusa nei suoi egoismi a difesa di posizioni irrinunciabili. Una condizione economica che in Italia, come altrove, ha marcato le differenze, aumentando la precarietà della classe media costringendone una parte di giorno in giorno più consistente a mettersi in fila per ottenere un piatto caldo alla Caritas.

Saremo capaci di affrontare queste grandi sfide o continueranno gli squallidi giochetti dei due Matteo, mine vaganti della politica? Continueranno le bugie di chi ha deciso le nomine degli attuali vertici RAI rigorosamente in una logica spartitoria per poi scandalizzarsi e chiedere le dimissioni? Continuerà l’ormai ciclico nascondino dell’ex Cavaliere con i suoi ricoveri al complice San Raffaele di Milano per evitare la comparizione in tribunale, ma con un occhio rivolto a quel Colle che seppellirebbe definitivamente la nostra Italia nel ridicolo? Le risposte non possono essere che negative in assenza di una classe dirigente all’altezza – salvo rare eccezioni – e in presenza di un ricambio generazionale unicamente anagrafico: stessi cognomi ovunque, in politica, nelle istituzioni, in RAI, nell’informazione, nelle università, un nepotismo vergognoso, una parentopoli da sempre avallata nel silenzio di tutte le forze in campo.

Con questi presupposti, con le infiltrazioni criminali nelle istituzioni, con una magistratura nella quale è complicato, se non impossibile, riporre la propria fiducia e i cittadini spettatori di guerre sempre esistite e denunciate da magistrati onesti e coraggiosi ma solo oggi uscite allo scoperto, le parole di Francesco diventano quanto mai attuali e urgenti in una prospettiva di profondo cambiamento. Quelle di Guccini drammaticamente realistiche dentro un tunnel senza uscita.

Prec.

“Lingua e essere” di Kübra Gümüşay: il potere delle parole

Succ.

Le ville di Napoli: i Ponti Rossi (3° parte)

Antonio Salzano

Antonio Salzano

Articoli Correlati

autonomia differenziata
AZETA di Antonio Salzano

Autonomia, trasporti e fratture: la calda estate italiana

30 Agosto 2024

«Ricordo, come mi hanno detto tanti siciliani, che il 90% delle ferrovie in Sicilia è a binario unico e la metà dei treni viaggia a gasolio, quindi io non vorrei spendere qualche miliardo di euro per un ponte in...

sipario politica partiti di stato salva-politici toti
AZETA di Antonio Salzano

Toti liberi e la norma salva-politici (o casta?)

8 Agosto 2024

Il duro carcere nella propria abitazione, la sofferenza della privazione della libertà, la lontananza dai compiti istituzionali, e non solo, hanno trasformato l’ex Presidente della Regione Liguria da vittima a paladino dei colletti bianchi per la richiesta di rimodulazione...

La fame come arma di distruzione di massa
AZETA di Antonio Salzano

La fame come arma di distruzione di massa

29 Luglio 2024

Il recente rapporto Lo stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo, presentato quest’anno dall’Alleanza globale contro la fame e la povertà a Rio de Janeiro, ha quantificato in  circa 733 milioni (122 milioni in più del pre-pandemia)...

berlusconi senatore a vita quirinale malpensa-berlusconi
AZETA di Antonio Salzano

Aeroporto Malpensa-Berlusconi: e se non fosse un errore?

16 Luglio 2024

«Non vedo l’ora di atterrare al Malpensa-Berlusconi»: così parlò l’uomo del ponte all’indomani dell’ordinanza ENAC che, su sua iniziativa, ha intitolato lo scalo milanese all’ex Cavaliere. Dopo il francobollo commemorativo, il secondo aeroporto italiano per numero di passeggeri e...

Succ.
ville-napoli-ponti-rossi

Le ville di Napoli: i Ponti Rossi (3° parte)

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I più letti del mese

  • the brutalist

    “The Brutalist”, ovvero cronaca di un film inutile

    811 shares
    Share 324 Tweet 203
  • Porno Napoli (o Napoli Porno, vedete un po’ voi)

    1490 shares
    Share 596 Tweet 373
  • Storia eretica del sangue mestruale

    1089 shares
    Share 436 Tweet 272
  • Esorcisti e psichiatri: demoni o psicosi?

    931 shares
    Share 372 Tweet 233
  • “Passe, ficusecche ‘e tavutiello”: storia e tradizioni della festa di Ognissanti

    343 shares
    Share 137 Tweet 86
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Privacy policy

Direttore: Alessandro Campaiola

Registrazione al Tribunale di Napoli – Autorizzazione n. 35 del 15/09/2017

Le foto presenti in MarDeiSargassi.it sono reperite su internet, pertanto considerate di pubblico dominio.
Qualora il proprietario di una o più di queste dovesse ritenere illecito il suddetto utilizzo, non esiti a contattare la redazione affinché possano essere rimosse

Iscriviti alla nostra newsletter.

© Copyright 2024 Mar Dei Sargassi | All Right Reserved
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • L’Anguilla
  • Viola
  • Margini
  • Lapis
    • Camera Chiara
  • Paprika
  • Ciak!
  • Billy
  • Bisturi
  • Archivio
    • Appuntamenti
    • Attualità
    • Cinema
    • Il Fatto
    • Interviste
    • L’opinione
    • Rubriche
    • Viaggi
    • Varie