• L’Anguilla
  • Viola
  • Margini
  • Lapis
    • Camera Chiara
  • Paprika
  • Ciak!
  • Billy
  • Bisturi
  • Archivio
    • Appuntamenti
    • Attualità
    • Cinema
    • Il Fatto
    • Interviste
    • L’opinione
    • Rubriche
    • Viaggi
    • Varie
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Mar dei Sargassi
  • L’Anguilla
  • Viola
  • Margini
  • Lapis
    • Camera Chiara
  • Paprika
  • Ciak!
  • Billy
  • Bisturi
  • Archivio
    • Appuntamenti
    • Attualità
    • Cinema
    • Il Fatto
    • Interviste
    • L’opinione
    • Rubriche
    • Viaggi
    • Varie
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Mar dei Sargassi
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Il Canada rende illegale la terapia di conversione

Chiara Barbati di Chiara Barbati
18 Gennaio 2022
in Attualità
Tempo di lettura: 5 minuti
Share on FacebookShare on TwitterInvia su WhatsApp

Pensate a voi stessi, a come siete fatti, al vostro carattere e alle cose che vi piacciono. A come vi vestite per sentirvi a vostro agio, ai ragionamenti che fate e che vi rendono le persone che siete, che vi rendono inequivocabilmente voi. E poi provate a immaginare che qualcuno cerchi di cambiarvi. Che qualcuno vi dica che ciò che siete come esseri umani è sbagliato, che siete malati, e che dovete guarire. Non siete affetti da alcuna patologia e le vostre azioni non fanno male a nessuno, eppure qualcuno cerca di curarvi dall’essere semplicemente voi stessi. Ciò di cui parliamo non è un’inquietante distopia narrata da un folle scrittore, ma è ciò che avviene durante le terapie di conversione, pratica ancora legale in troppi Paesi e che il Canada ha da poco bandito.

La terapia di conversione è una pratica pseudoscientifica che intende modificare l’orientamento sessuale – solo quello non conforme, ovviamente – delle persone omosessuali. Essa combina goffamente pratiche mediche e pseudo tali, psicoanalisi malamente applicata e ferventi principi religiosi per curare le persone dall’orientamento sessuale inaccettabile. L’origine di tali pratiche si insinua negli oscuri tempi – anche solo pochi decenni fa – in cui l’omosessualità era considerata una condizione patologica, dunque una vera e propria malattia. Dopotutto, solo molto recentemente l’orientamento sessuale ha finalmente perso – e neanche in tutto il mondo – il suo status patologico, eppure, in molti dei Paesi ufficialmente liberi dallo stigma, la terapia di conversione continua a esistere e a essere concessa dalla legge.

Può interessartianche...

Polemiche per i senzatetto in chiesa: possiamo sentirci giusti in un mondo sbagliato?

I diritti riproduttivi in Italia: facciamo il punto con “Libera di abortire”

Violenza in pronto soccorso: un fenomeno ampio

Proprio a causa dell’ostinata persistenza di questa pratica abominevole, spicca la buona nuova made in Canada: nel Paese di Trudeau è passata la legge che rende illegale la terapia di conversione dell’identità o espressione di genere e dell’orientamento sessuale. L’imposizione o anche solo la promozione di tali pratiche nei confronti degli individui non eterosessuali e non cisgender prevede fino a cinque anni di reclusione. Il motivo per cui questa legge sembra tanto tardiva quanto rivoluzionaria risiede nel fatto che, sebbene la comunità scientifica rifiuti l’esistenza di queste pratiche, esse continuano a esistere nell’ombra, anche nei luoghi del mondo in cui la diversità è apparentemente tutelata e l’omosessualità non è considerata una malattia. Dopotutto, la stessa OMS ha eliminato l’identità transgender dalla lista delle malattie mentali solo recentemente, nel 2019. E, purtroppo, quando la consuetudine è terribilmente arretrata, ci vuole molto tempo perché una legge cambi le cose anche nell’applicazione della realtà, soprattutto quando ha radici tanto antiche e tanto intrecciate a quelle del retaggio patriarcale.

Le prime forme di terapia di conversione hanno infatti origine nell’Ottocento, quando la psicanalisi regnava come nuova indomabile e salvifica scienza e fioriva la professione dei cosiddetti sessuologi, che trovavano del perverso in qualunque pratica non convenzionale. Era, in fondo, l’epoca dell’isteria, delle donne rinchiuse perché sessualmente libere o stuprate da medici come terapia per la depressione. Era l’epoca in cui la sessualità, dopo secoli di oppressione, iniziava ad assumere significato, ma finiva per assumere significati contorti ed essere ricondotta a qualunque malfunzione fisica e mentale. Era prevedibile, dunque, che l’omosessualità venisse classificata come una malattia, come una deplorevole perversione che andava curata. E come, veniva curata, fa ancora più paura della premessa.

Poiché alla perversione non poteva seguire volontà, i più terribili trattamenti furono imposti alle menti e ai corpi di questi esseri compromessi. Trattamenti non dissimili da quelli operati sulle donne troppo libere o troppo isteriche. Se la perversione nasceva da qualche disfunzione genitale o biologica, via a isterectomie, ovariectomie, clitoridectomie, castrazioni e vasectomie. Se invece il danno era affondato nei meandri del cervello, quale soluzione migliore dell’operazione che rende zombie senza volontà chiunque abbia un temperamento fuori dalla norma? E via alle lobotomie curative. Non sono mancati, poi, in tempi più recenti, trattamenti farmacologici attraverso la somministrazione di ormoni, oppure la scelta terapeutica preferita dai manicomi, l’elettroshock.

Oggi, la terapia di conversione ha più l’aspetto di un lavaggio del cervello che quella di un’invasiva manipolazione fisica e avviene principalmente in due modi: attraverso una pseudo psicoterapia totalmente antiscientifica e non approvata da nessun ordine professionale esistente, e la preghiera, ovviamente. La terapia di conversione è infatti diventato il baluardo delle destre cristiane che non possono più – teoricamente, ma questo non li ha mai fermati  – richiedere la negazione dei diritti della comunità LGBTQ+, e dunque si affidano a questi tentativi di buon cuore di aiutare, di curare le persone affette da nessuna malattia.

La libertà religiosa è stata, in effetti, la giustificazione più frequente di tutta la discussione in merito alle terapie di conversione. Con il recente ingresso del Canada, sono solo tredici i Paesi ad aver vietato questa pratica, perché ogni tentativo effettuato altrove – Italia compresa – è stato contrastato. Solo tredici in tutto il mondo: sebbene l’Occidente si dichiari la patria della libertà e dei diritti, neanch’esso è riuscito a vietare la terapia di conversione. Paradossale che nell’Unione Europea, dove ci sono Paesi che vietano l’hijab, poi si sostenga che la libertà religiosa vada tutelata al punto da consentire l’esistenza delle terapie di conversione. La libertà dell’individuo, così come è sempre stato, è tutelata solo finché la Chiesa non decide che di libertà ne ha troppe. E quando ciò accade, le associazioni religiose sono autorizzate a scendere in campo con la loro cura per l’omosessualità, una preghiera dall’ampio spettro d’azione che va dalle sedute di gruppo fino agli esorcismi.

E siccome in terapia di conversione non ci vanno le persone omosessuali di propria spontanea volontà, ma sono in genere convinte da familiari e imposizioni sociali, è facile che la maggior parte degli individui da rieducare, da curare, siano minorenni. Minorenni che nelle delicate fasi della crescita sono sottoposti a esorcismi, a preghiere di gruppi invasati che hanno più l’aria di folli rituali, a terapie psichiatriche arbitrarie e a veri e propri lavaggi del cervello. Ed ecco l’altro paradosso. Al grido di salviamo i bambini da qualunque possibile trauma come assistere a raccapriccianti baci omosessuali dati per strada o in tv, si sostituisce un più silenzioso dimentichiamoci dei diritti dei minori e annientiamo la loro identità se si tratta di bambini deviati. Quei bambini che andrebbero tutelati sempre da qualunque cosa ma evidentemente non da questa.

Prec.

Cultura e pandemia: più fondi nella Legge di Bilancio

Succ.

I “Quaderni del carcere” di Antonio Gramsci: una lettura (pt.1)

Chiara Barbati

Chiara Barbati

Articoli Correlati

chiesa invisibili clochard
Attualità

Polemiche per i senzatetto in chiesa: possiamo sentirci giusti in un mondo sbagliato?

3 Febbraio 2024

Nutrire l’affamato, accogliere lo straniero, visitare l’ammalato sono gesti di restituzione e, dunque, atti di giustizia.” – Don Andrea Gallo È la notte fra il 2 e 3 dicembre, a Treviso la temperatura è bassa, molto bassa, come sempre...

aborto diritti riproduttivi
Attualità

I diritti riproduttivi in Italia: facciamo il punto con “Libera di abortire”

17 Gennaio 2024

Il 2023 si è chiuso con le parole di Elon Musk che, dal palco di Atreju, in occasione della festa di Fratelli d’Italia, si è dichiarato preoccupato per il tasso della natalità nel nostro Paese, che a quanto sottolineano...

violenza pronto soccorso
Attualità

Violenza in pronto soccorso: un fenomeno ampio

17 Gennaio 2024

Assistiamo, impotenti, all’ennesimo caso di cronaca che ci lascia desolazione e amarezza negli animi. La dottoressa Anna Procida, infermiera, viene aggredita nella serata del 3 gennaio presso il pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. Il parente di un...

guerra - ukraina - soldati
Attualità

Gridano “cessate il fuoco” ma nessuno vuole rinunciare alla guerra

17 Gennaio 2024

Sono circa 59 le guerre in atto nel mondo in questo momento. Il Messico combatte dal 2006 contro i cartelli della droga, con 1367 morti. In Nigeria, dal 2009, la guerra ha ucciso 1363 persone. In Siria (1037 morti solo nel 2022), in Iraq (267), nello...

Succ.
scuola alienazione gramsci - quaderni dal carcere alimentazione

I “Quaderni del carcere” di Antonio Gramsci: una lettura (pt.1)

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I più letti del mese

  • porno napoli o napoli porno di deborah d'addetta

    Porno Napoli (o Napoli Porno, vedete un po’ voi)

    1252 shares
    Share 501 Tweet 313
  • Storia eretica del sangue mestruale

    951 shares
    Share 380 Tweet 238
  • Pier Paolo Pasolini e l’Italia dello sviluppo senza progresso

    720 shares
    Share 288 Tweet 180
  • Esorcisti e psichiatri: demoni o psicosi?

    847 shares
    Share 339 Tweet 212
  • “Il grande Gatsby” e la luce verde del “sogno americano”

    726 shares
    Share 290 Tweet 182
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Privacy policy

Direttore: Alessandro Campaiola

Registrazione al Tribunale di Napoli – Autorizzazione n. 35 del 15/09/2017

Le foto presenti in MarDeiSargassi.it sono reperite su internet, pertanto considerate di pubblico dominio.
Qualora il proprietario di una o più di queste dovesse ritenere illecito il suddetto utilizzo, non esiti a contattare la redazione affinché possano essere rimosse

Iscriviti alla nostra newsletter.

© Copyright 2024 Mar Dei Sargassi | All Right Reserved
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • L’Anguilla
  • Viola
  • Margini
  • Lapis
    • Camera Chiara
  • Paprika
  • Ciak!
  • Billy
  • Bisturi
  • Archivio
    • Appuntamenti
    • Attualità
    • Cinema
    • Il Fatto
    • Interviste
    • L’opinione
    • Rubriche
    • Viaggi
    • Varie