Fiorella Franchini racconta della magia di un luogo che non ha mai smesso di sussurrare le proprie storie, e di cantarle per strada.
A dipingere con questi splendidi colori l’ultima fatica letteraria di Fiorella Franchini è il noto autore Maurizio De Giovanni.
La giornalista e scrittrice napoletana, già autrice di diversi libri di successo – L’Orchidea Bianca (Il Girasole 1995), I fuggiaschi di Lokrum (Marotta 1998), Nanhai (Il Mezzogiorno editore 2002), I Fuochi di Atrani (Kairòs 2006) – per i quali ha ricevuto importanti riconoscimenti in concorsi e premi letterari, nel 2014 è tornata in libreria con il romanzo storico Korallion (Kairòs Edizioni).
Il volume, che narra una storia antica e ricorda luoghi che non hanno mai smesso di evocare una speciale meraviglia, Parthenope e la sua Sirena, Kyme e la Sibilla, terre di eroi e di segni divini, terre di battaglie e di religiose bellezze, sarà presentato ancora a distanza ormai di tre anni e di diverse già altre uscite di successo, giovedì pomeriggio, 8 giugno, presso l’Istituto Brando di Casoria, alle ore 17.00, in chiusura alla fortunata rassegna Appuntamenti col libro.
L’evento sarà curato dall’Associazione di volontariato culturale “Clarae Musae”, della fondatrice e presidente Vittoria Caso, in collaborazione con il web magazine diretto da Nando Troise, Casoria due. La kermesse – che già ha visto avvicendarsi personaggi come Maurizio Ponticello, Agnese Palumbo, Maurizio de Giovanni, Annalisa Angelone, Claudio Pennino, Gabriele Aprea – ospiterà inoltre gli interventi del professore Emilio Verze e del professore Giovanni De Rosa dell’Istituto Torrente.
La narrazione di Korallion, il vero protagonista della serata, trova luogo nel VI secolo a.C., quando una furiosa tempesta spinge la nave greca Kore e l’etrusca Thana verso le coste dell’Opicia. L’ira degli dei sconvolge i Campi Ardenti. La terra trema. Un furto sacrilego minaccia Parthenope.
La scrittrice travolge il lettore con queste domande: chi vuole la distruzione della città? Chi ha rubato il sacro tesoro? Una fanciulla dal canto prodigioso e un principe etrusco affrontano presagi e oracoli per salvare la città, alla ricerca del proprio destino.
Fiorella, da quale suggestione ti sei lasciata rapire per la stesura di questo romanzo?
«Volevo parlare di Napoli uscendo dai soliti stereotipi, pizza, pallone e camorra. Ho pensato di andare indietro nel tempo alla ricerca delle origini dei suoi miti, la musica, i luoghi, il suo essere punto d’incontro per tanti popoli: Greci, antichi migranti, Etruschi colonizzatori, popoli dell’interno che cercavano di raggiungere il mare.
Più scoprivo il nostro passato, più cercavo di capire i sentimenti degli antichi di fronte a tanta ricchezza, la natura che offre ma che può essere nemica. Avevamo una storia ancor prima di crearla, siccome qui i Greci ambientavano le proprie favole, le proprie leggende. Sirene, giganti imprigionati sotto i campi ardenti, l’ingresso del regno dei morti. A Napoli erano già arrivati Ercole e Ulisse.»
Cosa rappresenta Korallion?
«Korallion è il diadema di Pathenos e la sua scomparsa rappresenta la perdita per la città della sua invulnerabilità, offesa ma che risorge sempre dalle sue ceneri perché di origine divina.»
Questo libro ha già tre anni, eppure riscuote ancora successo. Quali progetti hai per il tuo futuro da scrittrice?
«È pronto un nuovo romanzo ambientato nel primo secolo d.C, tra Neapolis e Baia, Miseno, Puteoli, tra un tempo antico e uno moderno in cui si intrecciano amori e pericoli, vendetta e avidità.»
Avventure di amori, di spade e di fuoco, di Greci, Tyrsenoi, Sarrasti, Mamerti, Cimmeri, tutti coinvolti in una battaglia per il contendere delle ricchezze del mare, in Korallion, un pericoloso gioco di alleanze e tradimenti nell’eterna cornice che è la lotta tra il bene e il male.
Un affascinante volo di fantasia alla riscoperta di radici lontane, radici che ci appartengono, un atto d’amore per una Napoli che non può non essere esistita. Forse esiste ancora, per chi ha occhi e cuore per vederla.
La mostrerà, al suo pubblico, l’autrice Fiorella Franchini domani sera a Casoria. Non resta che lasciarsi coinvolgere in questa storia senza tempo.