• L’Anguilla
  • Viola
  • Margini
  • Lapis
    • Camera Chiara
  • Paprika
  • Ciak!
  • Billy
  • Bisturi
  • Archivio
    • Appuntamenti
    • Attualità
    • Cinema
    • Il Fatto
    • Interviste
    • L’opinione
    • Rubriche
    • Viaggi
    • Varie
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Mar dei Sargassi
  • L’Anguilla
  • Viola
  • Margini
  • Lapis
    • Camera Chiara
  • Paprika
  • Ciak!
  • Billy
  • Bisturi
  • Archivio
    • Appuntamenti
    • Attualità
    • Cinema
    • Il Fatto
    • Interviste
    • L’opinione
    • Rubriche
    • Viaggi
    • Varie
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Mar dei Sargassi
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Distopie in musica: Orwell e i Muse

Sarah Brandi di Sarah Brandi
30 Giugno 2021
in Rubriche
Tempo di lettura: 4 minuti
Share on FacebookShare on TwitterInvia su WhatsApp

Nel 1948 George Orwell, celebre scrittore inglese, era intento a scrivere quel romanzo che sarebbe uscito da lì a un anno sotto il titolo 1984 (derivato dall’inversione delle ultime due cifre della data di composizione). Vero e proprio exemplum del genere distopico, il libro racconta di quello che sarebbe stato il mondo secondo Orwell nel futuro, precisamente a circa quarant’anni dalla composizione dell’opera, e lo scenario è a dir poco pessimista: il globo risulta spartito in tre macro-continenti, Eurasia, Eastasia e Oceania, ognuno governato da un partito totalitario e in perpetua guerra tra loro. Tra i cittadini dell’Oceania, vi è Winston Smith, un uomo pingue di 39 anni che attraverso la sua storia fa comprendere cosa significhi vivere nella Londra di 1984, dove ogni mossa è sorvegliata dal Big Brother, ogni azione sovversiva è punita dalla Thought Police e persino amare è un affronto allo Stato. Ma Winston, a differenza della maggior parte dei suoi concittadini, non è pronto a sottostare alle assurde imposizioni del Partito: decide, quindi, di ribellarsi attraverso due strumenti, la scrittura di un diario, cosa proibita da coloro che sono al potere, e la sua storia d’amore con Julia.

Diviso in tre parti, 1984 dà un resoconto della sovversione di Smith e del suo fallimento, ma soprattutto diventa un’amara riflessione sulla pericolosità dei regimi totalitaristi che avevano e stavano sconvolgendo il mondo negli anni di stesura dell’opera. Alla sua uscita, la distopia fu allo stesso tempo ben accolta e criticata per il contenuto politico, il suo successo, però, non si è estinto con la morte dell’autore, ma ha continuato a perpetuare fino ad arrivare ai giorni nostri.

Può interessartianche...

Il Covid non va in vacanza: consigli utili e raccomandazioni

L’amaro dolce domani fra Philip Roth e Russell Banks

Anna: la libertà di scegliere

Il viaggio di 1984, comunque, non è avvenuto solo nel tempo, ma anche attraverso le arti, trasformandosi da romanzo da leggere a una storia tutta da sentire nelle canzoni che compongono The Resistance (2009), il quinto album del gruppo britannico Muse. All’epoca dell’uscita del disco fu lo stesso Matthew Bellamy, frontman della band, a dichiarare che l’ispirazione per i testi di quasi tutti i brani proveniva dalla sua rilettura dell’opera di Orwell. D’altronde, un’analisi attenta di ciascuna canzone permette di comprendere come il musicista abbia ripercorso meticolosamente la storia di Winston e abbia creato una fitta rete di riferimenti agli eventi narrati in 1984.

Già dal primo pezzo l’influsso dell’autore di Animal Farm si fa sentire: in Uprising ciò che viene descritto è la frustrazione di Winston che vede come il governo stia manipolando il popolo attraverso l’uso dei media e incita i suoi connazionali a ribellarsi a quel lavaggio della mente di cui egli stesso finirà per cadere vittima, come si percepisce nei brani Guiding Light e MK Ultra, in cui sembra essere raffigurato l’uomo che ha fatto visita alla Stanza 101, dove la ragione è stata rimodellata secondo regole assurde del Partito, che continuamente cambia la storia, e l’amore è stato rimpiazzato dalla paura.

La logica assurda che governa l’Oceania viene richiamata anche in United States of Eurasia, in cui il collegamento a una delle altre superpotenze che governano il globo è messo in evidenza nel titolo, ma anche in uno dei versi, che nomina l’altra autorità della triade dominatrice, l’Eastasia. Con questi due continenti l’Oceania è continuamene in conflitto, essi si trasformano repentinamente da suoi alleati in nemici, poiché ciò che importa nell’universo di 1984 non è sconfiggere l’avversario, ma continuare a tenere l’umanità in un perpetuo stato di guerra, per impedirle di capire contro cosa realmente dovrebbe lottare. Ciò che in 1984 viene messo in atto è una vera e propria teoria cospiratrice da parte dei capi dell’Oceania, dell’Eurasia e dell’Eastasia contro i sudditi, così da essere per sempre al potere, come si mette in evidenza anche nella canzone Unnatural Selection.

Anche se in parte incentrato sulla politica e sulla società, non si può negare che il tema dell’amore sia estremamente pregnante nell’ultimo romanzo di Orwell. Da sottolineare c’è il fatto che nel mondo popolato da Winston amare è proibito: qualsiasi legame che implichi lealtà nei confronti di qualcuno che non sia il Partito è pericoloso e va soppresso. Per tale ragione, in 1984 l’amore si carica di una valenza più che affettiva, addirittura rivoluzionaria: amare e unirsi anche fisicamente in nome di Venere è un’arma che permette di mostrare il proprio dissenso nei confronti dei rappresentanti governativi. Ma proprio perché dotato di potenza reazionaria, se praticato, tale sentimento deve restare nascosto.

In diversi brani dell’album britannico si percepisce il motivo amoroso. Nel testo di Resistance è l’unione tra Eros e Thanatos, così caratteristica del legame tra Winston e Julia, che salta fuori: i due sono ben consapevoli che la loro ribellione passionale coincide con la morte, ma anche con la loro resistenza. Invece, in Undisclosed Desires e I Belong To You (Mon cœur s’ouvre à ta voix), Bellamy semplicemente svela in melodia ciò che per un amante è difficile – in 1984 anche a causa dalla progressiva scomparsa dell’Oldspeak a favore del Newspeak, che impedisce di formulare qualsiasi idea contraria al Partito e a i suoi principi – esprimere a parole.

In The Resistance, in sintesi, i Muse attraverso riferimenti più o meno impliciti riescono a ricostruire passo dopo passo la storia di Winston e a mostrare come in realtà la perpetua fama di 1984 dipenda dalla sua quanto mai perenne attualità.

Prec.

Il “pensiero poetante” di Mimmo Grasso e l’eterna attualità della poesia

Succ.

Il salvinismo figlio del berlusconismo?

Sarah Brandi

Sarah Brandi

Articoli Correlati

salute mentale inchiesta covid affaire mascherine
Rubriche

Il Covid non va in vacanza: consigli utili e raccomandazioni

17 Gennaio 2024

Un altro Natale è alle porte e, volenti o nolenti, stiamo imparando a convivere con il Sars-Cov2. Ritengo sia sempre utile ribadire un concetto fondamentale: anche se è finita la fase emergenziale, i vaccini anti-Covid approvati continuano a proteggere...

philip roth russell banks
Rubriche

L’amaro dolce domani fra Philip Roth e Russell Banks

3 Febbraio 2024

Nel corpo, non meno che nel cervello, è racchiusa la storia della vita. – Edna O’ Brien Philip Roth Il romanzo L’animale morente di Philip Roth, attraverso l’oscillazione fra venerazione e ossessione del possesso di un corpo e per...

anna
Rubriche

Anna: la libertà di scegliere

18 Dicembre 2023

Anna è il nome che avevo scelto e, per il rispetto della privacy della mia famiglia, resterò “Anna”. Ho amato con tutta me stessa la vita, i miei cari e con la stessa intensità ho resistito in un corpo...

marianna vittorioso condom bar napoli tools
Rubriche

“Use the right tools”: Marianna Vittorioso e il primo free condom bar di Napoli

14 Dicembre 2023

Il 30 novembre scorso, presso il Bar Tools in Via Calata Trinità Maggiore a Napoli si è aperto un vernissage a cura di Marianna Vittorioso, architetto e artista di origine campana con base a Shangai. L’installazione, che ha preso...

Succ.
Il salvinismo figlio del berlusconismo?

Il salvinismo figlio del berlusconismo?

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I più letti del mese

  • porno napoli o napoli porno di deborah d'addetta

    Porno Napoli (o Napoli Porno, vedete un po’ voi)

    979 shares
    Share 392 Tweet 245
  • Storia eretica del sangue mestruale

    842 shares
    Share 337 Tweet 211
  • Esorcisti e psichiatri: demoni o psicosi?

    767 shares
    Share 307 Tweet 192
  • Simboli nascosti: la Cappella Sansevero e il tempio massonico X

    555 shares
    Share 222 Tweet 139
  • “Il grande Gatsby” e la luce verde del “sogno americano”

    684 shares
    Share 274 Tweet 171
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Privacy policy

Direttore: Alessandro Campaiola

Registrazione al Tribunale di Napoli – Autorizzazione n. 35 del 15/09/2017

Le foto presenti in MarDeiSargassi.it sono reperite su internet, pertanto considerate di pubblico dominio.
Qualora il proprietario di una o più di queste dovesse ritenere illecito il suddetto utilizzo, non esiti a contattare la redazione affinché possano essere rimosse

Iscriviti alla nostra newsletter.

© Copyright 2024 Mar Dei Sargassi | All Right Reserved
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • L’Anguilla
  • Viola
  • Margini
  • Lapis
    • Camera Chiara
  • Paprika
  • Ciak!
  • Billy
  • Bisturi
  • Archivio
    • Appuntamenti
    • Attualità
    • Cinema
    • Il Fatto
    • Interviste
    • L’opinione
    • Rubriche
    • Viaggi
    • Varie