“Stranieri a noi stessi”: la precarietà umana fra pause, inciampi, slanci
Il divario tra le periferie della psiche e uno scenario che potremmo definire normale, è un divario permeabile, un fatto che trovo inquietante e promettente allo stesso tempo. È stupefacente accorgersi di quanto poco basterebbe per vivere, o per sfiorare, vite radicalmente diverse. Nel saggio Stranieri a noi stessi (Iperborea), Rachel Aviv, ...