Quasi tutto secondo le aspettative. Ufficializzate ieri le candidature agli Oscar 2019, si conferma la tendenza degli ultimi anni dell’Academy ad andare al traino dei premi veneziani (Leone d’Oro 2018 a Roma e Leone d’Argento a La favorita, nonché Coppa Volpi a Olivia Colman). Le 10 nomination a Roma di Cuarón, infatti, erano piuttosto scontate e molte meritate – per la sceneggiatura, però, non l’avremmo candidato –, meno prevedibili, invece, le altrettante 10 a La favorita di Yorgos Lanthimos, che siamo curiosi di vedere sin dai riconoscimenti italiani. La cosa rimarchevole è la prima volta di un film targato Netflix – cioè Roma –, candidato ai maggiori premi Oscar. Segnale interessante che non mancherà di far scatenare il dibattito tra i puristi della sala cinematografica, nonché detrattori delle piattaforme di streaming, e i fautori delle nuove forme di diffusione dei media. Per quanto ci riguarda, fermo restando l’amore sconfinato e indiscutibile per l’esperienza di fruizione nella sala, l’una non esclude l’altra. Il dibattito richiede però ben altro spazio che, speriamo, di poter dedicare in futuro.
Il camaleontico Christian Bale come miglior attore protagonista per Vice – L’uomo nell’ombra, scoppiettante biopic su Dick Cheney, è il nostro favorito, ma dovrà vedersela con il Freddy Mercury di Rami Malek, che parte ovviamente in pole position, e con il Viggo Mortensen di Green book. Per la miglior attrice, invece, la partita sarà probabilmente tra la bravissima Lady Gaga di A star is born e la Olivia Colman de La favorita, con una possibile sorpresa per la Glenn Close di The wife, che potrebbe trasformarsi nel coronamento di carriera per l’attrice nominata ben 7 volte e mai vincitrice. Non dimentichiamo, però, l’outsider Yalitza Aparicio di Roma. Dispiace l’assenza dell’ottima Emily Blunt per l’originale horror A quiet place e sorprende quella di Saoirse Ronan – come miglior protagonista – e di Margot Robbie – come non protagonista –, rispettivamente Mary Stewart ed Elizabeth in Maria regina di Scozia. Che sia la volta buona anche per Amy Adams che, dopo tante candidature stra-meritate, potrebbe finalmente vincere la statuetta, almeno da non protagonista, per Vice? In quanto agli uomini, come attore non protagonista la nostra preferenza va tutta al grandissimo Sam Elliott, caratterista di numerose pellicole che abbiamo amato – era l’indimenticabile cowboy narratore de Il grande Lebowski, ad esempio – e di altre che ha impreziosito con la sua presenza, il quale in A star is born ci regala una toccante interpretazione nel ruolo del fratello maggiore di Bradley Cooper.
Fa piacere anche il ritorno di Paul Schrader – autore di Taxi driver, tanto per dirne una – alla candidatura per la miglior sceneggiatura con il suo First reformed di cui è anche regista. Concorrono per la stessa statuetta anche i fratelli Coen con il loro raffinato, crepuscolare e meta-fisico omaggio al western La ballata di Buster Scruggs. Da non dimenticare l’agguerrita sceneggiatura di Adam McKay perVice, già vincitore nel 2016 nella stessa categoria con il paradossale e inquietante – perché vero – La grande scommessa sull’esplosione della bolla finanziaria del 2008.
La candidatura di Black Panther come miglior film, invece, fa solo sorridere. Senza dubbio un gradevolissimo cine-comic, ma non da Oscar. È inutile che i fan del cinema di genere gioiscano perché si tratta di una nomina puramente politica e non del riconoscimento di una tipologia di film – non intendo solo i cine-comic, ma i film di genere in toto – la cui auspicabile rivalutazione accademica è in realtà ancora lontana. A volte il sottotesto conta più della qualità intrinseca della pellicola e, visto che qui si parla del primo supereroe africano – originario dell’immaginario Wakanda per la precisione, nato dalla penna di Stan Lee e Jack Kirby nel 1966 –, la Hollywood progressista ha voluto dare il contentino alle minoranze e appaciarsi la coscienza. Anche la candidatura a Spike Lee suona un po’ come un risarcimento visto che non è mai stato nominato per nessuno dei suoi capolavori – da Fa la cosa giusta, per il quale fu candidato solo per la sceneggiatura, a La 25a ora –, a parte il riparatore premio alla carriera nel 2016, dopo le sue rimostranze riguardo gli OscarSoWhite. Blackklansman, per il quale è selezionato come possibile miglior regista e miglior film, è un gustosissimo mix di pellicole di denuncia e Blaxploitation in salsa pulp, ma non certo il suo capolavoro. Ciò non toglie che un Oscar per la miglior regia a Spike Lee non potrebbe farci altro che piacere.
Tra i film di animazione, l’outsider Spider-Man – un nuovo universo potrebbe sbaragliare la Pixar de Gli incredibili 2. Tra le pellicole straniere, invece, il polacco Cold war potrebbe portarsi a casa la statuetta a meno che il favoritissimo Roma non gliela rubi, essendo incredibilmente candidato anche in questa sezione, oltre che per miglior film. Forse davvero un po’ troppo. Infine, notiamo l’assenza di Clint Eastwood che quest’anno torna come regista e, inaspettatamente anche come attore, nel film che potrebbe rappresentare una sorta di climax della sua carriera, The mule – Il corriere, che in Italia uscirà a febbraio ma che negli Stati Uniti era uscito a dicembre, in tempo per la corsa agli ambiziosi riconoscimenti. Che le sue simpatie trumpiane abbiano giocato un ruolo in questa esclusione? Temiamo di sì.
TUTTE LE NOMINATION
MIGLIOR FILM
Black Panther – Kevin Feige, Producer
BlacKkKlansman – Sean McKittrick, Jason Blum, Raymond Mansfield, Jordan Peele and Spike Lee, Producers
Bohemian Rhapsody – Graham King, Producer
La Favorita – Ceci Dempsey, Ed Guiney, Lee Magiday and Yorgos Lanthimos, Producers
Green Book – Jim Burke, Charles B. Wessler, Brian Currie, Peter Farrelly and Nick Vallelonga, Producers
Roma – Gabriela Rodríguez and Alfonso Cuarón, Producers
A Star Is Born – Bill Gerber, Bradley Cooper and Lynette Howell Taylor, Producers
Vice – L’Uomo nell’Ombra – Dede Gardner, Jeremy Kleiner, Adam McKay and Kevin Messick, Producers
ATTORE PROTAGONISTA
Christian Bale – Vice – L’Uomo nell’Ombra
Bradley Cooper – A Star Is Born
Willem Dafoe – Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità
Rami Malek – Bohemian Rhapsody
Viggo Mortensen – Green Book
ATTRICE PROTAGONISTA
Yalitza Aparicio – Roma
Glenn Close – The Wife
Olivia Colman – La Favorita
Lady Gaga – A Star Is Born
Melissa McCarthy – Can You Ever Forgive Me?
ATTORE NON PROTAGONISTA
Mahershala Ali – Green Book
Adam Driver – BlacKkKlansman
Sam Elliott – A Star Is Born
Richard E. Grant – Copia Originale
Sam Rockwell – Vice – L’Uomo nell’Ombra
ATTRICE NON PROTAGONISTA
Amy Adams – Vice – L’Uomo nell’Ombra
Marina de Tavira – Roma
Regina King – Se la Strada Potesse Parlare
Emma Stone – La Favorita
Rachel Weisz – La Favorita
FILM D’ANIMAZIONE
Gli Incredibili 2 – Brad Bird, John Walker e Nicole Paradis Grindle
L’Isola dei Cani – Wes Anderson, Scott Rudin, Steven Rales e Jeremy Dawson
Mirai – Mamoru Hosoda e Yuichiro Saito
Ralph Spacca Internet – Rich Moore, Phil Johnston e Clark Spencer
Spider-Man: Into the Spider-Verse – Bob Persichetti, Peter Ramsey, Rodney Rothman, Phil Lord e Christopher Miller
FOTOGRAFIA
Cold War – Łukasz Żal
La Favorita – Robbie Ryan
Opera Senza Autore – Caleb Deschanel
Roma – Alfonso Cuarón
A Star Is Born – Matthew Libatique
COSTUMI
La Ballata di Buster Scruggs – Mary Zophres
Black Panther – Ruth Carter
La Favorita – Sandy Powell
Il Ritorno di Mary Poppins – Sandy Powell
Maria Regina di Scozia – Alexandra Byrne
REGIA
BlacKkKlansman – Spike Lee
Cold War – Paweł Pawlikowski
La Favorita – Yorgos Lanthimos
Roma – Alfonso Cuarón
Vice – L’Uomo nell’Ombra – Adam McKay
DOCUMENTARIO
Free Solo – Elizabeth Chai Vasarhelyi, Jimmy Chin, Evan Hayes e Shannon Dill
Hale County This Morning, This Evening – RaMell Ross, Joslyn Barnes e Su Kim
Minding the Gap – Bing Liu e Diane Quon
Of Fathers and Sons – Talal Derki, Ansgar Frerich, Eva Kemme e Tobias N. Siebert
RBG – Betsy West e Julie Cohen
DOCUMENTARIO (corto)
Black Sheep – Ed Perkins e Jonathan Chinn
End Game – Rob Epstein e Jeffrey Friedman
Lifeboat – Skye Fitzgerald and Bryn Mooser
A Night at The Garden – Marshall Curry
Period. End of Sentence. – Rayka Zehtabchi e Melissa Berton
MONTAGGIO
BlacKkKlansman – Barry Alexander Brown
Bohemian Rhapsody – John Ottman
La Favorita – Yorgos Mavropsaridis
Green Book – Patrick J. Don Vito
Vice – Hank Corwin
FILM STRANIERO
Capernaum – Libano
Cold War – Polonia
Opera Senza Autore – Germania
Roma – Messico
Un Affare di Famiglia – Giappone
TRUCCO E PARRUCCO
Border – Göran Lundström e Pamela Goldammer
Maria Regina di Scozia – Jenny Shircore, Marc Pilcher e Jessica Brooks
Vice – L’Uomo nell’Ombra – Greg Cannom, Kate Biscoe e Patricia DeHaney
COLONNA SONORA
Black Panther – Ludwig Goransson
BlacKkKlansman – Terence Blanchard
Se la Strada Potesse Parlare – Nicholas Britell
L’Isola dei Cani – Alexandre Desplat
Il Ritorno di Mary Poppins – Marc Shaiman
CANZONE ORIGINALE
All The Stars da Black Panther
Musica di Mark Spears, Kendrick Lamar Duckworth e Anthony Tiffith; testi di Kendrick Lamar Duckworth, Anthony Tiffith e Solana Rowe
I’ll Fight da RBG
Musica e testi di Diane Warren
The Place Where Lost Things Go da Il Ritorno di Mary Poppins
Musica di Marc Shaiman; testi di Scott Wittman e Marc Shaiman
Shallow da A Star Is Born
Musica e testi di Lady Gaga, Mark Ronson, Anthony Rossomando e Andrew Wyatt
When A Cowboy Trades His Spurs For Wings da La Ballata di Buster Scruggs
Musica e testi di David Rawlings e Gillian Welch
SCENOGRAFIE
Black Panther
Production Design: Hannah Beachler; Set Decoration: Jay Hart
La Favorita
Production Design: Fiona Crombie; Set Decoration: Alice Felton
First Man
Production Design: Nathan Crowley; Set Decoration: Kathy Lucas
Il Ritorno di Mary Poppins
Production Design: John Myhre; Set Decoration: Gordon Sim
Roma
Production Design: Eugenio Caballero; Set Decoration: Bárbara Enríquez
CORTO ANIMATO
Animal Behaviour – Alison Snowden e David Fine
Bao – Domee Shi e Becky Neiman-Cobb
Late Afternoon – Louise Bagnall e Nuria González Blanco
One Small Step – Andrew Chesworth e Bobby Pontillas
Weekends – Trevor Jimenez
CORTO LIVE ACTION
Detainment – Vincent Lambe e Darren Mahon
Fauve – Jeremy Comte e Maria Gracia Turgeon
Marguerite – Marianne Farley e Marie-Hélène Panisset
Mother – Rodrigo Sorogoyen e María del Puy Alvarado
Skin – Guy Nattiv e Jaime Ray Newman
MONTAGGIO SONORO
Black Panther – Benjamin A. Burtt e Steve Boeddeker
Bohemian Rhapsody – John Warhurst e Nina Hartstone
First Man – Ai-Ling Lee e Mildred Iatrou Morgan
A Quiet Place – Ethan Van der Ryn e Erik Aadahl
Roma – Sergio Díaz e Skip Lievsay
SUONO
Black Panther – Steve Boeddeker, Brandon Proctor e Peter Devlin
Bohemian Rhapsody – Paul Massey, Tim Cavagin e John Casali
First Man – Jon Taylor, Frank A. Montaño, Ai-Ling Lee e Mary H. Ellis
Roma – Skip Lievsay, Craig Henighan e José Antonio García
A Star Is Born – Tom Ozanich, Dean Zupancic, Jason Ruder e Steve Morrow
EFFETTI VISIVI
Avengers: Infinity War – Dan DeLeeuw, Kelly Port, Russell Earl e Dan Sudick
Christopher Robin – Christopher Lawrence, Michael Eames, Theo Jones e Chris Corbould
First Man – Paul Lambert, Ian Hunter, Tristan Myles e J.D. Schwalm
Ready Player One – Roger Guyett, Grady Cofer, Matthew E. Butler e David Shirk
Solo: A Star Wars Story – Rob Bredow, Patrick Tubach, Neal Scanlan e Dominic Tuohy
SCENEGGIATURA ADATTATA
La Ballata di Buster Scruggs – Scritto da Joel Coen & Ethan Coen
BlacKkKlansman – Scritto da Charlie Wachtel & David Rabinowitz e Kevin Willmott & Spike Lee
Copia Originale – Scritto da Nicole Holofcener e Jeff Whitty
Se la Strada Potesse Parlare – Scritto da Barry Jenkins
A Star Is Born – Scritto da Eric Roth e Bradley Cooper & Will Fetters
SCENEGGIATURA ORIGINALE
La Favorita – Scritto da Deborah Davis e Tony McNamara
First Reformed – Scritto da Paul Schrader
Green Book – Scritto da Nick Vallelonga, Brian Currie, Peter Farrelly
Roma – Scritto da Alfonso Cuarón
Vice – L’Uomo nell’Ombra – Scritto da Adam McKay
NUMERO DI NOMINATION PER FILM
Roma 10
La Favorita 10
A Star is Born 8
Vice 8
Black Panther 7
BlackKklansman 6
Green Book 6
Bohemian Rhapsody 5
First Man 4
Copia Originale 3
La Ballata di Buster Scruggs 3
Cold War 3