Nelle case di tutti gli italiani ma non solo fino alla fine del secolo scorso non potevano mancare i giochi da tavolo. Quei tabelloni con le pedine, le carte, i percorsi da effettuare e soprattutto le battaglie serrate tra amici e familiari per la vittoria del gioco. L’intrattenimento in gruppo prima era questo, con dei giochi che hanno fatto parte radicalmente della cultura sociale italiana. Certo poi con il tempo il discorso si è evoluto ed è subentrata la tecnologia, prima con i computer e le console dove era possibile giocare a giochi su supporti come floppy disk e successivamente sui Cd-Rom. E poi con l’arrivo di internet e del mondo digitale online. I giochi erano un passatempo talmente popolare che era impossibile pensare di non replicare in digitale quei giochi, e così a partire dai giochi di carte questi sono sbarcati sull’online. Infatti, osservando un’offerta di giochi di carte disponibili online si scopre che oggi il panorama è particolarmente ampio e riguarda tutti i giochi popolari sia sul piano nazionale che internazionale.
Anni ’50-‘60
Nel dopoguerra i passatempi erano tutti rustici e fatti per strada. Così in casa rimaneva poco se non le carte da gioco. Giochi semplici dove serviva solo un tavolo e tutti intorno a guardarsi negli occhi per giocare, discutendo anche animatamente di strategie, giocate, prese e vittorie.
Anni ’70-’80-‘90
Poi arrivarono giochi da tavolo come il Gioco dell’Oca e il Monopoly. È lui il re dei giochi da tavolo, tanto che oggi ne vogliono fare anche un lungometraggio in live action. Tutti ci hanno giocato almeno una volta nella vita. A dire la verità il Monopoli in Italia esisteva già dagli anni ’30, ma è negli anni ’70 che iniziò ad avere il maggior successo. Così come grandissimo successo ebbero il Risiko e Trivial Pursuit, giochi molto diversi ma che hanno sempre messo a dura prova sia la cultura generale e specifica dei giocatori che la propria capacità strategica. Si passava così dalle pedine della fiasca, del riccone con il cilindro e del candelabro per arraffare ogni proprietà sul tabellone alla conquista del mondo. Non erano, e non sono, per nulla giochi semplici. Ci vuole pazienza, calma, strategia, intelligenza e sagacia per vincere. E a volte mette a dura prova le amicizie. Si tratta spesso di giochi importati dall’estero, che avevano manuali, pedine e tabelloni, introducendo una complessità maggiore rispetto ai giochi di carte tradizionali. Le partite potevano durare ore, richiedendo dedizione e organizzazione. Il Trivial Pursuit aggiungeva invece un elemento educativo perché sfidava i giocatori su domande di cultura generale e settoriale. Ma già negli anni ’80 e poi nei ’90 arrivò l’onda alta della tecnologia, dei computer e delle console sulle quali si poteva giocare ai videogiochi. Ma le due esperienze ludiche, quelle digitali e fisiche andavano ancora di pari passo.
Anni ’00 e la transizione digitale fino ad oggi
Arrivò poi il nuovo millennio e con esso un vento di cambiamento che nessuno aveva previsto. Tutti puntavano all’epoca all’elettronica e ai giochi sui computer, passando ore e ore davanti allo schermo per risolvere i giochi disponibili ormai su blue-ray. Il punto di svolta arrivò però con l’invenzione e la diffusione degli smartphone, a partire dal 2007 quando l’iPhone rivoluzionò completamente il mercato del digitale. Non era solo un telefono per chiamare e mandare SMS, ma aveva qualcosa di innovativo, specialmente con le app che lo trasformavano in uno strumento pazzesco che permise di scoprire alla gente che era possibile giocare ovunque ci si trovasse e in qualsiasi momento della giornata. E con chiunque nel mondo. Ecco allora che nacquero già nel 2009 gli store digitali dove scaricare le app. E arrivarono titoli come Angry Birds (2009) e Fruit Ninja (2010) che erano giochi semplici, immediati e disponibili con un tocco sullo schermo. Un paradigma di gioco completamente diverso dai giochi da tavolo, dove invece serviva preparazione e compagnia. Così gli utenti si allontanarono sempre più dai giochi da tavolo preferendo la solitudine e l’immediatezza dei giochi su smartphone, con la conseguenza che questi giochini divennero un fenomeno mondiale. Oggi si investe sempre più in questi giochi offrendo agli utenti storie e grafiche sempre più accattivanti. Ma il fascino dei giochi da tavolo, sebbene gli utenti siano diminuiti, non tramonterà mai. E questo lo testimoniano anche le varie fiere del gioco e del fumetto come il Comicon che sono seguitissime anche dalle generazioni più giovani.