• L’Anguilla
  • Viola
  • Margini
  • Lapis
    • Camera Chiara
  • Paprika
  • Ciak!
  • Billy
  • Bisturi
  • Archivio
    • Appuntamenti
    • Attualità
    • Cinema
    • Il Fatto
    • Interviste
    • L’opinione
    • Rubriche
    • Viaggi
    • Varie
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Mar dei Sargassi
  • L’Anguilla
  • Viola
  • Margini
  • Lapis
    • Camera Chiara
  • Paprika
  • Ciak!
  • Billy
  • Bisturi
  • Archivio
    • Appuntamenti
    • Attualità
    • Cinema
    • Il Fatto
    • Interviste
    • L’opinione
    • Rubriche
    • Viaggi
    • Varie
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Mar dei Sargassi
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Aggressioni al pronto soccorso: arriva l’arresto in differita

Martina Benedetti di Martina Benedetti
23 Settembre 2024
in Bisturi
Tempo di lettura: 3 minuti
Share on FacebookShare on TwitterInvia su WhatsApp

La violenza ai danni del personale sanitario è un fenomeno sistemico che coinvolge tutta Italia. Tra le misure del governo contro le aggressioni arriva l’arresto in differita per gli autori di violenza. Noi, d’altro canto, abbiamo già analizzato molte volte il fenomeno e continueremo a farlo anche quando gli attacchi, perpetrati nei luoghi di cura, non infiammeranno più le cronache nazionali. Dopo il caso di Foggia, si sono susseguiti altri casi al limite del degrado umano, ma le aggressioni nei pronto soccorso e negli ambulatori sono ormai all’ordine del giorno.

Medici, infermieri e operatori sanitari si trovano, sempre più frequentemente, ad affrontare episodi di violenza verbale e fisica da parte di pazienti o familiari. Questo mette a rischio sia la loro sicurezza che il corretto svolgimento delle cure. Quasi come se nel momento del bisogno essi rappresentassero un ostacolo e non la soluzione. La professione più colpita dalle aggressioni è quella degli infermieri (il dato però va rapportato alle consistenze nell’intero personale, in cui gli infermieri rappresentano i professionisti più numerosi), seguita da medici e operatori socio-sanitari. Le aggressioni possono avere conseguenze rilevanti su chi le subisce, causando stress, ansia e sindrome da burnout.

Può interessartianche...

La morte di Margaret Spada non è colpa di TikTok

Trump 2.0 e quel divario con la comunità scientifica

Parliamo di malaria con l’infettivologo Marzio Sisti

Quante strutture attivano servizi di supporto psicologico destinati alle vittime fornendo loro un sostegno adeguato ad affrontare il trauma subito? Quante aziende sviluppano programmi di benessere lavorativo che mirano a prevenire il disagio psichico derivante da un ambiente particolarmente stressante e a rischio di violenza?

Le aggressioni avvengono specialmente nelle aree di pronto soccorso, setting con alti carichi di lavoro. Qui i lunghi tempi di attesa o l’insoddisfazione per le cure ricevute portano alcuni pazienti o familiari a perdere il controllo. Sono segnalati anche episodi di violenza nei reparti psichiatrici o in contesti in cui la tensione emotiva è particolarmente alta.

Torniamo alla nuova proposta del Ministro della Salute Orazio Schillaci che prevede l’arresto, anche in differita, per chi aggredisce il personale sanitario. Se le forze dell’ordine non intervengono direttamente sul luogo e nel momento dell’aggressione, è possibile raccogliere prove attraverso testimonianze, filmati di telecamere o altri elementi. La flagranza differita consiste nell’arresto dell’autore del reato a 48 ore dall’episodio se in possesso di testimonianze video e foto.

Questa proposta mira a contrastare gli episodi di violenza, specialmente quando avvengono in circostanze in cui non c’è la possibilità di un intervento immediato delle forze dell’ordine. La misura può essere utile nei casi in cui l’aggressore riesca a fuggire prima dell’arrivo delle autorità. Le telecamere di sorveglianza installate nelle aree critiche delle strutture sanitarie permetteranno di documentare le aggressioni e fornire prove concrete per identificare e arrestare gli aggressori.

Quanto funzionano le misure deterrenti?

Sapere che anche in assenza di un arresto immediato si può comunque essere puniti potrebbe scoraggiare comportamenti violenti. Il focus, tuttavia, dovrebbe restare sull’affrontare le cause alla radice delle aggressioni. Parlo del sovraffollamento nei pronto soccorso, i lunghi tempi di attesa e la mancanza di personale, che spesso alimentano la frustrazione dei pazienti e dei loro familiari. Le misure preventive, come un miglioramento dell’organizzazione e della comunicazione tra medici e pazienti, potrebbero contribuire a ridurre il numero di aggressioni.

Non è più tempo di parole. Non è più tempo di strumentalizzare i disagi del personale sanitario senza una reale volontà di risolvere le problematiche. È ora di dire basta alla convivenza con la paura.

Prec.

Smartphone vietati e BYOD: quanto può essere digitale la scuola?

Succ.

Mangerete fino a morire: cronaca di una città commestibile

Martina Benedetti

Martina Benedetti

Articoli Correlati

margaret spada tiktok
Bisturi

La morte di Margaret Spada non è colpa di TikTok

27 Novembre 2024

Da ormai molti giorni leggo e ascolto notizie sul triste fatto di cronaca che vede coinvolta la ventiduenne Margaret Spada, deceduta dopo un intervento di rinoplastica parziale in un centro medico di Roma. Si tratta di una tragedia umana...

donald trump
Bisturi

Trump 2.0 e quel divario con la comunità scientifica

19 Novembre 2024

Donald Trump, neoeletto al suo secondo mandato come Presidente degli Stati Uniti, è al centro di numerose controversie che hanno coinvolto la comunità scientifica. Questo risultato elettorale quanto andrà a incidere sulle politiche basate sulle evidenze? Per rispondere alla...

malaria professor sisti
Bisturi

Parliamo di malaria con l’infettivologo Marzio Sisti

11 Novembre 2024

Oggi parliamo di malaria con l’infettivologo Marzio Sisti. Il professore ha lavorato in ospedali e istituzioni accademiche, contribuendo in modo significativo allo studio e alla cura delle patologie infettive. È noto per il suo impegno nella divulgazione scientifica e...

importare infiermieri
Bisturi

Importare infermieri è come mettere un cerotto su una ferita aperta

5 Novembre 2024

Importare infermieri è come mettere un cerotto su una ferita aperta. Affidarsi alla soluzione della ricerca di operatori sanitari provenienti da paesi dove vige un alto tasso di povertà ed emarginazione e un grande divario in classi sociali significa...

Succ.
città commestibile

Mangerete fino a morire: cronaca di una città commestibile

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I più letti del mese

  • porno napoli o napoli porno di deborah d'addetta

    Porno Napoli (o Napoli Porno, vedete un po’ voi)

    988 shares
    Share 395 Tweet 247
  • Esorcisti e psichiatri: demoni o psicosi?

    781 shares
    Share 312 Tweet 195
  • Storia eretica del sangue mestruale

    850 shares
    Share 340 Tweet 213
  • Simboli nascosti: la Cappella Sansevero e il tempio massonico X

    559 shares
    Share 224 Tweet 140
  • “Il grande Gatsby” e la luce verde del “sogno americano”

    689 shares
    Share 276 Tweet 172
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Privacy policy

Direttore: Alessandro Campaiola

Registrazione al Tribunale di Napoli – Autorizzazione n. 35 del 15/09/2017

Le foto presenti in MarDeiSargassi.it sono reperite su internet, pertanto considerate di pubblico dominio.
Qualora il proprietario di una o più di queste dovesse ritenere illecito il suddetto utilizzo, non esiti a contattare la redazione affinché possano essere rimosse

Iscriviti alla nostra newsletter.

© Copyright 2024 Mar Dei Sargassi | All Right Reserved
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • L’Anguilla
  • Viola
  • Margini
  • Lapis
    • Camera Chiara
  • Paprika
  • Ciak!
  • Billy
  • Bisturi
  • Archivio
    • Appuntamenti
    • Attualità
    • Cinema
    • Il Fatto
    • Interviste
    • L’opinione
    • Rubriche
    • Viaggi
    • Varie