Siamo in fila di fronte a Castel Sant’Elmo, con i nostri dollarini tra le mani. Sono delle banconote rosa che ci hanno distribuito all’entrata con sopra un logo: Dignità Autonome di Prostituzione. Sulle mura, in alto, spuntano all’improvviso tre figure. Sono avvolte da veli neri e suonando una tromba ci annunciano: «La casa chiusa è aperta».
È sera e i corridoi di pietra del castello sono illuminati di rosso. Incontriamo strani individui – giullari, ballerini, guerrieri con lance e frecce – ma continuiamo dritti: abbiamo fretta di assistere allo spettacolo più amato dell’anno.
49 edizioni, oltre 450 repliche e circa 700mila spettatori: sono i numeri che può vantare Luciano Melchionna – per una produzione del Teatro Bellini – e anche stasera assieme a me ci sono più di mille spettatori. O meglio, di clienti.
Sì, perché ad aspettarci nel cuore del castello ci sono delle prostitute. Donne, uomini, travestiti, capelli disordinati, volti pittati, corna, ali e mantelli, ballano sui trampoli e cantano a squarciagola. Chiamano i loro clienti/spettatori, che li seguono in alcove appartate.
Lì, una volta chiuse le trattative e raccolti i dollarini, inizia la magia. La loro prestazione è un monologo teatrale recitato a bassa voce in una stanzetta a luci rosse o urlato sulle mura del castello alle stelle, in grado di turbarvi, sconvolgervi o ammaliarvi. E, credetemi, rimpiangerete di aver trattato sui dollarini.
Non sono riuscita a incontrare tutte le “prostitute” – il tempo è poco e loro sono tante – ma mi porto dentro ciò che ho visto: senza palchi, platee o luci, un monologo diventa una confessione intima, disperata, rabbiosa. E non può che lasciare il segno.
Dignità Autonome di Prostituzione si conferma, dopo quasi due decenni di successo, uno spettacolo capace di portare il pubblico in un’altra dimensione, onirica e straniante, in cui solo il caos e l’amore hanno senso.
Entrate in questo mondo parallelo, varcate le porte di Castel Sant’Elmo: avrete quest’occasione solo fino al 16 luglio. Non lesinate con i dollarini, e preparatevi a trasportarvi in un mondo dove l’arte e la provocazione si fondono, dove le emozioni sono amplificate e dove l’amore si manifesta in forme inaspettate.
